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Renata Ronchi
Personaggi e ambienti del mondo contadino abruzzese
nei dipinti di Vincenzo Rosati

in "Aprutium", 2001 [sic, ma 2006], 1-3, pp. 245-254


 

Di Vincenzo Rosati[1], artista autentico e sensibile, nella biblioteca Delfico di Teramo si possono ammirare dipinti eseguiti con tecnica ineccepibile, opere che documentano la realtà del territorio abruzzese ed in particolare quello dell’area circostante Civitella del Tronto e il litorale di Tortoreto: verdi distese di campi coltivati, prati trapunti di fiori primaverili, uliveti disposti su dolci declivi, contadini segnati dagli anni e dalla fatica, luoghi e persone dell’amata terra natia[2] da cui lo studio e il lavoro lo tennero lontano, ma dove egli trascorse ogni ritaglio di tempo strappato ai gravosi impegni che lo videro prima studente universitario a Napoli - nel cui Politecnico conseguì la laurea in Ingegneria civile - poi docente e direttore di Istituti d’Arti e Mestieri a Penne, Atri, Catanzaro, Roma e Tripoli.

Formatosi alla scuola di Domenico Morelli nell’Accademia di Belle Arti di Napoli, Rosati coltivò l’innata passione per la pittura in tutta la sua laboriosa esistenza cimentandosi in dipinti spesso di piccolo formato, ma particolarmente raffinati e suggestivi. Studi erano i suoi, quindi raramente firmati o datati: chine, disegni a carboncino e a guazzo, acquerelli, pastelli e tempere di notevole pregio che incollò con cura su grandi cartoni prima di farne dono alla biblioteca Delfico di Teramo insieme a una ricca raccolta di lettere, documenti, fotografie, libri, riviste e cimeli archeologici.

Sfogliando le ampie cartelle custodite in appositi armadi al piano terra dell’importante istituzione teramana, ci appaiono cieli dalle mille tonalità di azzurro, colline degradanti ammantate di alberi frondosi, volti di bimbi dai grandi occhi sgranati, vecchi contadini assorti e pensosi dai cui visi traspare il peso degli anni e delle fatiche, sguardi di giovinette sognanti, suggestivi paesaggi montani, – bellissima è la montagna dei Fiori vista in dissolvenza - distese di acqua che riflettono nuvole minacciose, placide superfici marine punteggiate di vele bianche, angoli di natura sapientemente plasmati, sempre interpretati con grande sensibilità. Colori sorprendenti, di una delicatezza e di una forza che incantano, tocchi vibranti e sicuri che rendono in pieno la realtà che ispirò molti dipinti di Vincenzo Rosati la cui ricca produzione pittorica, per la parte conservata dalla Delfico si compone di 13 quadri, 10 studi a carboncino, 18 chine e 48 acquerelli, quasi tutti privi di firma e di data.

Tuttavia numerosi documenti ne attestano l’autenticità[3] e permettono di stabilire il periodo in cui vennero eseguiti; così, per quanto riguarda gli studi a carboncino, sappiamo che furono realizzati negli anni di frequenza dell’Accademia di Belle Arti a Napoli (1881 – 1885); la tempere con il ritratto dell’anziana Giulianella risalgono agli anni 70 – 80 dell’ottocento[4]; gli autoritratti - di cui uno datato 1886 è conservato nella Pinacoteca Civica di Teramo - ce lo mostrano poco più che ventenne (1885 ca.)[5]; gli acquerelli con il nipote Peppino[6] possono essere collocati tra il 1912 e il 1920. Auspicabili ricerche più approfondite potranno comunque favorire una lettura completa delle molteplici opere da lui realizzate e permetteranno di delineare meglio la figura di un artista rigoroso e di sicuro talento che con l’infaticabile sua attività ha offerto non trascurabili contributi all’arte e alla cultura abruzzese.


Opere artistiche di Vincenzo Rosati conservate nella Biblioteca provinciale

“M. Delfico” e nella Pinacoteca civica di Teramo

 

Collezione Rosati presso la Biblioteca provinciale

[Le misure dei dipinti sono indicate come Altezza x Base. Tra virgolette sono indicati i titoli assegnati dall’autore stesso e ricavati da fonti varie. Tutti gli altri titoli, formulati su base puramente descrittiva, sono stati attribuiti dalla curatrice. I numeri “1” a “9”, indicati in grassetto, si riferiscono ai cartoni originali, preparati e numerati dallo stesso Rosati in vista della donazione. Su ciascuno dei cartoni si trovano incollati vari studi per i quali è stata introdotta una specifica sottonumerazione. Le altre opere sono state numerate “a seguire”, partendo dal n. 10]

 

Cartella n. 1) Inv. 1554, cm 87x68

9 Disegni a penna (Ritratti)[i]

 

01/01) Uomo semidisteso

20,00x16,08

01/02) Suonatore di mandolino

17,00x12,05

01/03) “Irene”

19,07x16,05

01/04) Giovane di profilo e testa d’uomo a matita

12,00x17,03

01/05) Contadinello al lavoro, forse portatore d’acqua

17,03x09,07

01/06) Giovane con capelli scompigliati

16,07x11,09

01/07) Ritratto di giovane, forse autoritratto

12,05x17,03

01/08) Ritratto di uomo e, a matita, testa di bambino

17,02x12,02

01/09) Giovane con baffi e basettoni, forse autoritratto

17,07x12,08

 

 

Cartella n. 2) cm 87x68

9 Disegni a penna (Ritratti)[ii]

 

02/01) Giovane seduto davanti a un tavolo

22,00x17,00

02/02) Giovane che riposa con le mani dietro la nuca

16,05x21,02

02/03) Bambino seduto con cappello in mano

22,00x17,00

02/04) Giovane con capo reclinato, forse autoritratto

17,00x12,04

02/05) Mucca all’abbeveratoio

16,05x22,06

02/06) Giovane di profilo

16,08x12,04

02/07) Contadino con cappello di paglia (in alto raffigurazione di un insetto)

16,05x12,02

02/08) Vitello

16,09x22,05

02/09) Ritratto di bambino, forse Peppino Rosati (in basso  testa di uomo)

16,05x12,05

 

 

Cartella n. 3) cm 67x50

6 Acquerelli (Teste di animali)[iii]

 

03/01) Gattino

16,05x09,05

03/02) Testa di pecora

11,00x16,00

03/03) Vitello

17,00x09,05

03/04) Testa di gallina

10,00x16,00

03/05) Pecora nera

16,05x09,00

03/06) Teste di tacchino

09,05x17,00

 

 

Cartella n. 4) cm 87x68

10 Acquerelli (Marine e varie)[iv]

 

04/01) Striscia mare e cielo con nuvole rosa

16,05x09,00

04/02) Campagna abruzzese con pali e fili della corrente

26,00x19,05

04/03) Cielo rosa che si rispecchia nel mare

16,00x09,05

04/04) Mare e cielo con nuvole grigie e rosse

16,04x09,00

04/05) Luna nel cielo

13,00x17,02

04/06) Mare con barche

16,08x09,04

04/07) Temporale sul mare

16,05x09,04

04/08) Vele bianche sul mare

16,07x09,09

04/09) Spiaggia e nuvole

16,06x10,08

04/10) Mare mosso

16,06x09,05

 

 

Cartella n. 5) cm 87x68

9 Acquerelli (Ritratti)[v]

 

05/01) Ritratto di giovane, forse autoritratto

25,07x16,00

05/02) Contadina con fazzoletto in testa, forse Giulianella

22,04x10,09

05/03) Ritratto di giovane, forse autoritratto

25,00x16,00

05/04) Bambino, forse Peppino Rosati, 1912 ca.

16,07x09,03

05/05) Bambino seduto, forse Peppino Rosati, 1916 ca.

23,05x16,05

05/06) Giovane contadino con occhi azzurri e cappello

16,07x10,00

05/07) Giovinetta con capo coperto

16,02x09,05

05/08) Ragazzino biondo

16,02x09,05

05/09) Bambina con fiocco rosso

16,02x09,05

 

 

Cartella n. 6) cm 87x68

3 Acquerelli (Ritratti)[vi]

 

06/01) Contadino con cappello di paglia

25,00x15,00

06/02) Contadino seduto con pala da lavoro in mano

28,00x20,00

06/03) Ritratto di contadino

25,00x16,03

 

 

Cartella n. 7) cm 87x68

9 Acquerelli (Paesaggi)[vii]

 

07/01) Bambino al mare, forse Peppino Rosati, 1918 ca.

25,02x16,08

07/02) Giovane donna sulla spiaggia

25,02x19,03

07/03) Paesaggio marino con verde

25,00x16,00

07/04) Collina con casa

16,04x09,00

07/05) Poggio

09,08x16,02

07/06) Alberi con nuvole

16,04x09,04

07/07) Paesaggio marino

09,08x16,05

07/08) Collina con casa

16,02x09,04

07/09) Vigneto

16,05x09,04

07/10) Albero da frutta con mare sullo sfondo

16,02x09,02

 

 

Cartella n. 8) cm 87x68

10 Acquerelli (Paesaggi)[viii]

 

08/01) Ragazzo al mare, forse Peppino Rosati, 1918 ca.

25,00x15,08

08/02)Tetti, nuvole e mezza luna

12,05x17,00

08/03) Mare con imbarcazioni

25,02x15,07

08/04) Paesaggio con nuvole scure

17,05x12,04

08/05) Nuvole sul mare

16,07x09,03

08/06) Montagna dei Fiori

16,05x09,07

08/07) Mare azzurro

16,05x09,02

08/08) Paesaggio con sfondo mare e nuvole

16,02x09,05

08/09) Cielo con striscia di terra e di mare

16,07x10,02

08/10) Mare e cielo con nuvole

16,07x09,07

 

 

Cartella n. 9) cm 87x68

9 Acquerelli (Ritratti)[ix]

[non riscontrata]

 

   

[i] Confronta verbale consegna mobili e oggetti alla Biblioteca M. Delfico di Teramo, in esecuzione al testamento del defunto ing. Vincenzo Rosati pubblicato il 21/2/1944; Biblioteca Delfico, Sezione Fondi Antichi, busta 44, pag. 1, Tavole diverse, n. 1

[ii] Idem… Tavole diverse n. 2

[iii] Idem… Tavole diverse n. 3

[iv] Idem… Tavole diverse n. 4

[v] Idem… Tavole diverse n. 5

[vi] Idem… Tavole diverse n. 6

[vii] Idem… Tavole diverse n. 7

[viii] Idem… Tavole diverse n. 8

[ix] Idem… Tavole diverse n. 9. (La tavola N° 9 con 9 ritratti ad acquerello risulta mancante).

   


[1] Vincenzo Rosati ingegnere (Ponzano di Civitella del Tronto 1859 – 1943). Figlio di Giovanni, poeta dialettale, e nipote di Pietro Rosati, latinista insigne, dedicò la sua vita all’arte e all’insegnamento. Appassionato studioso di archeologia e infaticabile ricercatore, ricoprì l’incarico di Commissario per la conservazione dei Monumenti e degli oggetti d’Arte e d’Antichità per la provincia di Teramo dal 1897 al 1903.

[2] “Amata terra natia” , “dolce nido”, “remoto luogo agreste”; così Vincenzo Rosati definisce il suo paese in numerose lettere inviate a parenti e amici e conservate negli archivi della Delfico.

[3] Appendice al testamento olografo dell’ing. Vincenzo Rosati, 15 settembre 1943; verbale di consegna ed elenco dei mobili e degli oggetti consegnati alla Biblioteca M. Delfico di Teramo dall’esecutrice testamentaria, Iole Rosati in Ronchi, il 28 – 06 - 1951. Cfr Biblioteca Delfico, Sezione Fondi Antichi, Busta 44, sottofascicoli 22 e 25; sezione “Inventari”, registro d’ingresso, n. 81243.

[4] Giovanni Rosati il 12 marzo 1899 in una lettera inviata da Ponzano al fratello Pietro, Padre barnabita, Rettore del collegio “S. Luigi” di Bologna, gli comunica che il padre è in fin di vita e aggiunge “In giornata si è confessato e comunicato insieme a Giulianella, la quale si trova nell’istesso caso. Pare che facciano a gara per andare insieme in Paradiso”. Giulianella fu a servizio dei Rosati di Ponzano fin dalla giovinezza e da tutti era considerata come persona di famiglia.

[5] Confronta con il ritratto ad olio di Vincenzo Rosati esposto al primo piano della Biblioteca Delfico, firmato Fausto Zonaro 1885.

[6] Peppino, figlio di  un fratello di Vincenzo Rosati, nacque a Ponzano di Civitella del Tronto nel 1907 e visse la prima infanzia nella villa che accoglieva il capostipite Giovanni e i suoi cinque figli con le rispettive famiglie. Fu il primo ed unico discendente maschio del casato.

 
 
 

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