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BIBLIOTECA VIRTUALE

Poeti contemporanei
a cura di Anna Brandiferrro
 
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  Adriana Nobile Civirani  
di Anna Brandiferro
 

Adriana Nobile Civirani è nata a Cerchio (L’Aquila).

Ha frequentato L’Istituto Tecnico Professionale e nello stesso tempo ha intrapreso gli studi artistici.

Sin da bambina ha mostrato predisposizione per la poesia.

Ha vinto numerosi concorsi: Paestum, Città di Viterbo, Città di Caltanisetta, Guido Modena.

Le principali pubblicazioni sono: Colloqui con le stelle(1971), Terra amica(1974), Mosaico di atleti(1977), Dodici mesi vestiti di rosa (1979).

Ha collaborato a giornali e riviste, la sua passione per l’arte l’ha avvicinata a molti pittori e da diversi anni pubblica saggi, recensioni di mostre, profili, presentazioni in catalogo.

Le poesie di Adriana Nobile Civirani nascono dalle radici della terra d’Abruzzo: “Speso fuggi la terra/con essa il canto chiaro dell’allodola;/il miracolo d’oro della spiga;/dei pomodori l’allegria in agosto;/la rugiada nel cavo delle foglie, il goloso brusio di mille insetti”(Il richiamo della terra).

In diverse liriche aleggia il “sapore” dei ricordi: le strade sassose, i bambini affamati entro parvenze di case, gli asini piagati brulicanti di mosche, le donne sciatte e stanche che sgranano litanie dopo la dura lotta con la terra.

Avvincente è la commossa ed intensa partecipazione alla vita dell’uomo, delle sue città, delle sue terre.

Luigi Oliviero definisce questi versi una bella novità, “refrigerante, decongestionante, disintossicante, in tempi di complicatissimi ismi poetici”.

Sono componimenti che incantano il lettore e rappresentano l’evasione dalla “notte dei nostri giorni” in una parentesi di luce: “…sì al dolore quando purifica l’anima;/sì alla gioia/quando ci fa sentire il cuore/come pane lievitato;/…sì alla vita e al suo miracolo terreno;/” (Sì)

Adriana Nobile Civirani vuole restituire alla vita la sua “humanitas”, un posto al cuore e ai sogni: “…Il nuovo giorno/ mi offre in un calice di sole/il magico filtro della speranza./Presto verrà la notte/con l’ingemmato vassoio di sogni./Tenere offerte, suggestivi inganni,/necessari al mio vivere”(Le offerte)

 

TUTTE LE NOTTI
 (a mio padre)

 

Tutte le notti quando la giornata

si chiude sulla vita tumultuosa

apro la porta per venire da te.

 

Le zolle bianche schiudono germogli

di luce azzurra e c’è tanto silenzio.

E quasi tremo di paura quando

ti vedo dolce e tenero venire

lungo la strada che svapora ai cigli.

Provo una gioia immensa e le mie braccia

si tendono a sorreggerti e ti bacio

sugli occhi che si spensero già in vita.

Senza parlare ci diciamo tutto.

 

Andiamo insieme mano nella mano

per silenziose terre senza tempo

sino alle sponde limpide dell’alba.

Alla sorgente dell’arcobaleno

bevo i colori per ridare un senso

alle cose del mondo che dà e toglie.

Poi, ci lasciamo. Non mi volto indietro

ma quando sento il peso della vita

che mi travolge, tendo la mia mano

per aggrapparmi al filo del tuo amore.

     

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