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Saggio di bibliografia e di iconografia
sul Gran Sasso d'Italia

a cura di Lina Ranalli

in "Aprutium", 2001 [ma 2006],
Teramo, Paper's World - Edigrafital, 2002

 

1811

Michele Tenore, Flora napolitana ossia Descrizione delle piante indigene del Regno di Napoli e delle piu rare specie di piante esotiche coltivate ne' giardini, del cavaliere Michele Tenore, Napoli, Stamp. Reale, 1811-1836.

Il testo riporta un corposo inventario di piante del Gran Sasso, molte delle quali sono raffigurate nelle bellissime tavole acquerellate.

 

1812

Orazio Delfico, Osservazioni su di una piccola parte degli Appennini della detta provincia, in Dell'Interamnia Pretuzia memorie di Gio. Bernardino Delfico presidente della Societa di Agricoltura della provincia di Teramo,  cui si aggiungono le Osservazioni di Orazio Delfico su di una piccola parte degli Appennini della detta provincia, Napoli, Stamperia reale, 1812 e in "Bollettino del Club Alpino Italiano", Anno 1871, Vol. V, n° 18, Torino, 1871, pag. 222-235.

Orazio Dèlfico, nel 1794, spinto da Horace de Saussure che aveva compiuto diverse escursioni sulle Alpi e inoltre stimolato dal nuovo clima culturale nel campo letterario e nel campo scientifico, sfatò la fama di inaccessibilità di Monte Corno. Salì dal versante teramano e inviò una relazione sotto forma di lettera a Filippo Mazzocchi, che poi venne inserita nel libro Dell'interamnia Pretuzia, con due Carte di Tavola, disegni che rappresentano tutto il gruppo del Gran Sasso con le sue ville, "Una Carta Topografica dell'Agro Pretuziano e suoi confini" e "una Tavola delle osservazioni e risultati per la misura dell'altezza della cima di Monte-Corno sopra il lido del Mare".

 

1828

Agostino Cappello, Sopra un nuovo fenomeno geologico al Gran Sasso d'Italia, discorso di Agostino Cappello letto all'Accademia de' Lincei nel di 29 settembre 1828, Roma, Nella Stamperia del Giornale Arcadico, presso Antonio Boulzaler, 1828.

L'autore si reca in Abruzzo nel 1826 "e nacquemi desiderio vivissimo di portarmi a Monte Corno".

 

1832

Michele Tenore, Relazione del viaggio fatto in alcuni luoghi di Abruzzo Citeriore nella state del 1831, dal Cav. Michele Tenore, Napoli, Della tipografia di Pasquale Tizzano, 1832.

Il viaggio non interessa la parte del teramano, l'autore visita Chieti e nel cap. II descrive il viaggio che dal fiume Pescara risale un tratto dell'antica Salaria. Secondo Enrico Abbate “nel 1825, visitò il Gran Sasso, dichiarando però inaccessibile il Corno Grande dal lato dell’Aquila”.  Allegata c'è "Carte du Royaume de Naples" Dessineè et Litographièe De Cucciniello et Bianchi.

 

1837

Pasquale De Virgiliis, Una gita al Gran Sasso D'Italia e descrizione di esso. Lettera di P. De Virgiliis al Ch. Barone Sig. Giuseppe Nicola Durini, in "Giornale Abruzzese", n° X, aprile, mag. e giugno 1837 Chieti, 1837, pubblicata per la prima volta nel n°. XVIII del Progresso delle Scienze, Lettere e Arti di Napoli.

L'A. il 30 luglio 1834 con un suo congiunto parte da Teramo, si dirige a Montorio, poi giunge a Tossicia e qui con il Sig. Giuseppe La Cananea raggiunge Isola, ospiti del signor Giuseppe Angelo de Angelis. "E' Isola un villaggio così detto perché circondato da due torrenti uno chiamato Mavone e l'altro Ruzzo". Definisce il Gran Sasso d’Italia “quell’enorme sasso conosciuto presso tutte le nazioni come un vero prodigio della natura”.

 

1849

Raffaele Quartapelle, Manuale pel viaggiatore naturalista al Gran Sasso d'Italia. Memoria già letta nella tornata del 31 Marzo 1845 da Raffaele Quartapelle… ed ora arricchita di nuove conoscenze raccolte fino a questo anno 1849, Teramo, Presso Giuseppe Marsilii, 1849.

L’autore descrive diverse ascensioni al Gran Sasso d’Italia, relazionando sulla conformazione e sull’altezza ed elenca varie piante e minerali. Nella sua prima ascensione lo accompagna il naturalista piceno Antonio Orsini. Nella seconda oltre all'Orsini lo accompagna anche il Conte Spada di Macerata e nella terza oltre al giovane Beniamino Manoja vi è l'orticoltore Antonio Tuzzoli. Nella quarta vi sono un gran numero di amici tra i quali Ulrico Valia giovane studioso di scienze, Pietro Corradi letterato. Nella quinta lo accompagna il prefetto di Teramo cav. Cler, il Sindaco di Teramo cav. Trosini e l'ing. Maraini.

 

1854

Antonio Amary, Storia naturale inorganica della Provincia Teramana di Antonio Amary, Aquila, Tipografia Artenina, 1854.

Riporta un immagine del "Gran Sasso d'Italia veduto dal piano della Cona" disegno di Giacinto Stroppolatini; vi è anche una cartina denominata " Spaccato Geologico del Gran Sasso d'Italia".

 

1859

Album pittorico letterario Abruzzese, Chieti (Tip. Del Vecchio), 1859.

La copertina dell'intera collezione ha una veduta di Teramo con  il Gran Sasso. Nel n° 14 dell'anno primo a pag. 105 vi è la stupenda immagine "Veduta del Gran Sasso d'Italia dalla pianura della Pescara sotto Chieti" paesaggio di Camillo De Innocentiis, Lit. Angelone e del Ponte, rist. del Ponte dis.

 

1871

Paolo Ballada di Saint-Robert, Gita al Gran Sasso d'Italia. Luglio 1871. Nota geologica di Giacinto Berruti, Nota Ipsometrica, nota bibliografica di Paolo St. Robert contiene inoltre degli schizzi di "Tommaso Gilli " sul G.S., una vista di Isola del Gran Sasso, del Corno Grande e del G.S. visto da Cesa di Francia, Torino, Vincenzo Bona Tipografo di S.M., 1871.

Il 15 luglio 1871, in compagnia del cav. Giacinto Berruti, del pittore Alberto Tommaso Gilli e di Giambattista Abbà, raggiungono Teramo. Nell'ascensione si unirono il farmacista Eugenio de Plato, il sig. Giovanni De Angelis e il sindaco di Pietracamela Giovanni Ciaranca.

Contiene le immagini  di "Isola del Gran Sasso. Vista dalla Strada che viene a Teramo", "Corno Piccolo del Gran Sasso d'Italia. Visto da Ara Pietra", "Corno Grande del Gran Sasso d'Italia. Visto da Ara Pietra", a firma  Gilli. Inoltre i seguenti schizzi: "Il Gran Sasso d'Italia visto da Cesa di Francia presso Isola", 21 luglio 1871 a firma di Gilli; "Panorama visto dalla Punta Orientale del Gran Sasso d'Italia", (parte visibile da Teramo), 19 luglio 1871 a firma di Gilli.

 

Il Gran Sasso d'Italia, in "Bollettino del Club Alpino Italiano, sede di Torino, Anno 1871, vol. V, n° 18, Torino, 1871, pag. 15.

In questo articolo redazionale si cita l'ascensione fatta dal Conte di Saint Robert, in compagnia del sig. A. Gilli, professore di pittura e dell'ing. Berruti. Inoltre viene ricordato che nel 1794 fu salito dal signor Orazio Delfico, nel 1834 dal signor De Virgiliis e per ben quattro volte dal signor R. Quartapelle. Nello stesso numero del bollettino viene ripubblicata integralmente la relazione fatta dal Delfico.

 

1873

Gaspare Blanc, L'avenir des Abruzzes, in "Il Pretuzio", Anno II (1873), n° 14, Teramo, 1873, pag. 3-4.

"Il Prof. Blac G., che accompagnò la commissione comunale nell'escursione in montagna, pubblicherà in questo giornale una serie di articoli… per dimostrare la grande importanza economica dell'impresa." Testo in francese. L'A. dopo aver parlato dell'Abruzzo e le sue possibilità economiche, dedica particolare attenzione alla provincia di Teramo. Gaspare Blanc di Lione, Professore di lingua inglese e francese nel R. Istituto tecnico di Teramo, accompagnerà Federico d'Amato nella sua prima ascensione al Gran Sasso compiuta il 25 luglio 1873.

 

Filippo Boldrini, Escursione alle falde del Gran Sasso d'Italia e luoghi circostanti. Relazione letta innanzi alla Giunta Provinciale del Primo Abruzzo Ultra per la raccolta di minerali nell'adunanza del giorno 3 marzo 1873, in "Il Pretuzio", Anno II (1873), n° 9, 12, 13, 16, 17, 18 e 19, Teramo, 1873, e in La montagna teramana risorse e ritardi, Colledara, Andromeda, 1994,

Relazione letta innanzi alla Giunta Provinciale del Primo Abruzzo Ultra per la raccolta di minerali nell'adunanza del giorno 3 marzo 1873. L'escursione alle falde del Gran Sasso inizia il 28 settembre con lo scalpellino e guida Timoteo Di Bello, prosegue da Montorio per Tossicia e poi Isola per Fano a Corno, S. Nicola; e qui raccolgono  minerali. Gli escursionisti raggiungono  una contrada chiamata Grava Bianca raccolgono  frammenti di roccia verdognola (calcare). Fra due torrenti Leomogna e San Massimo vi è una amena collina che è formata da una pietra adatta  per la lavorazione.

 

1874

Un Anonimo, socio del CAI di Aquila, Una escursione al Gran Sasso d'Italia narrata ai Soci del Club Alpino in occasione della prima adunanza della Sezione dell'Aquila, in "Bolettino Club Alpino Italiano", sede di Torino, Anno 1874, vol. VIII, n° 22 Torino, 1874, pag. 370-376.

Un socio del Club Alpino Italiano sezione di Aquila relaziona ai soci, di un'escursione al Gran Sasso d'Italia, effettuata con molti amici e colleghi, nell'agosto precedente, in occasione dell'inaugurazione della nuova sede.

 

Cav. Basile, Relazione topografica di una gita al Gran Sasso, in "Bollettino del Club Alpino Italiano", sede di Torino, Anno 1874, Vol. VIII, n° 22 Torino, 1874, pag. 240-246.

L'intento dell'autore è quella di dare una esatta relazione topografica che faciliti al turista la strada da seguire per arrivare alla sommità della punta orientale del Monte Corno. L'autore è stato invitato da Saverio De Leone, proprietario di Castiglione Messer Raimondo, per ascendere il Gran Sasso partendo da Città Sant'Angelo, il 21 luglio 1873.

Ad attestare la nostra presenza su questa elevata regione, pensammo di incidere i nostri nomi sulla nuda roccia ed a porre in pari tempo della carte da visita sotto alcune pietre

 

Giustino Fortunato, I. Dal versante di Teramo, in "Bollettino del Club Alpino Italiano" sez. Aquila, 1994 III serie, n° 29 (157) L'Aquila, 1994, e in Un'Escursione di Giustino Fortunato sul Gran Sasso d'Italia di Carlo de Matteis, Aquila, 1994.

L'Autore effettua una ascensione sul Gran Sasso Il 28 luglio 1874. Alla stazione di Giulianova è  ricevuto dal sindaco Settimio Costantini. Erano in otto con il barone G. De Riseis, il botanico Jatta, il geologo cav. Fedreghini ing. delle ferrovie Meridionali. A Teramo come guida ci fu il pittore Della Monica. In comune furono accolti dal sindaco e dal senatore Irelli.

 

1875

Carlo Marchesetti, Una gita al Gran Sasso d'Italia, in "Bollettino della Società Adriatica di scienze naturali", Anno IX (1875), VI, Trieste, 1875, pag. 233-243.

L'autore "si limita nel porgere pochi cenni sulla flora tanto interessante del Gran Sasso".

 

P. Monnot, Il Gran Sasso d'Italia. Relation d'une excursions dans les Abruzzes en 1875, in "Annuaire du Club Alpin Francais" deuxieme annee, Paris, 1875, pag. 531-541.

Monnot, membro del Club Alpino Francese, sezione di Parigi, fu delegato all’assemblea annuale del Club Alpino Italiano che si tenne all’Aquila il 27 giugno 1875, causa maltempo non compì l’ascensione al Gran Sasso. L’autore torna il 28 luglio dello stesso anno e compie l’ascensione con la guida Simplicio Alleva.

 

Antonino Vicentini, Un'Escursione al Gran Sasso d'Italia il dì 26 e 27 luglio 1875. Inno, l'Aquila, Tipografia vescovile diretta da B. Vecchioni, 1875.

Questo inno venne letto dall'autore alla presenza dei soci dell'escursione la mattina del 27 luglio in un punto… all'altezza di 2300 metri sul mare.

 

1876

Annuario del Club Alpino Svizzero, in "Bollettino del Club Alpino Italiano" sede di Torino, Anno 1876, vol. X, n° 28, Torino, 1876, pag. 466-468.

Articolo redazionale. "Il volume undicesimo 1875-1876 del Club Alpino Svizzero di 619 pagine contiene sempre materia interessante per gli alpinisti… per i lettori italiani il bell'articolo del dott. Ernest Calberla, colla descizione della catena degli Abruzzi e la sua ascensione al Gran Sasso d'Italia il 9 ottobre 1875 colla guida Simplicj, di Aquila".

 

Ernest Calberla, Au den Abruzzen. Eine Besteigung des Gran Sasso d'Italia, in "Jahrbuch des Schweizer Alpenclub", Elfter Jahrgang 1875-1876, Bern, pag. 308-319.

Calberla, studioso svizzero con la passione della montagna, compì l’ascensione al Gran Sasso dal lato di Assergi, nell’ottobre 1875, con la guida “Semplice”, molto probabilmente Simplicio Alleva. Vi è il  disegno "Der Gran Sasso d'Italia (2992) von der Eisenbahn bei Paganico aus." (di E. Calberla del.).

 

A. Jatta, Ricordo botanico del Gran Sasso, in "Bollettino del Club Alpino Italiano" sede di Torino, Anno 1876, vol. X, n° 25, Torino, 1876, pag. 144-153.

Raccolta di piante effettuata dall'autore, socio della sezione di Napoli e da altri soci della medesima sezione del Cai nella ascensione fatta nel luglio 1874. Le località visitate sono state le vie adiacenti Pietracamela, la salita di Arapietra, la Grotta delle Cornacchie e l'accampamento Saint-Robert.

 

1878

Alpine Club di Londra, Alpine Journal 1878, Fascicolo 59, in “Bollettino del Club Alpino Italiano” sede di Torino, Vol. XII, n° 33, Torino, 1878, pag. 230-233.

Articolo posto nella sezione Note Bibliografiche, dove viene riferito la relazione del signor Douglas Freshfield sulla sua ascensione al Gran Sasso d’Italia.

 

Douglas William Freshfield, Il Gran Sasso D'Italia, in "Bollettino del Club Alpino Italiano" sede di Torino, Anno 1878, Vol. XII, n° 33, Torino, 1878 e in "Club Alpino Italiano" - Sezione di Isola del Gran Sasso, Isola del Gran Sasso, 1991, tratto da "The Alpine Journal" - Londra 1878, Vol. VIII - n° 59.

Nel 1875 l'autore, con la guida alpina François Devouassoud, suo compagno di innumerevoli salite compì il viaggio negli Appennini. Scelse la via per Tossicia, arrivò "fino a Casale di san Nicolò, una borgata giacente proprio sotto l'ombra del gran picco". Li ospitò  Don Matteo D'Arcangelo, parroco dal 1870 al 1906 della parrocchia di Fano a Corno e Casale San Nicola. La descrizione della salita verso Monte Corno è suggestiva: "il Gran Sasso è una vetta appuntita il cui fianco occidentale è leggermente più alto. E’ una vera montagna, sia che la si osservi dall'alto che dal basso. Un grande precipizio si presentava ai nostri occhi".

 

The Gran Sasso d'Italia. By the Editor, in "The Alpine Journal", Vol. VIII, n° LIX di February 1878, pag. 353-375.

L'autore dell'articolo è l'editore della rivista. Egli racconta di un viaggio nell'appennino abruzzese e definisce il Gran Sasso d'Italia il "Re di tutto l'Appennino". E' riportato il disegno di E. Lear "The Gran Sasso d'Italia from Isola", (E. Lear, delt).

 

FrancescoTaffiorelli, Gita alpina, in "Corriere Abruzzese", anno IV (1878), n° 59, 24 luglio 1878, Teramo, 1878.

Escursione per curiosità e desiderio di montagna, effettuata dal Taffiorelli il 14 luglio 1878. L’A. cita “un grosso macigno, su cui trovammo eretto un cumulo di pietre, nell’interno del quale rinvenimmo una bottiglia contenente dei biglietti da visita di alcuni alpinisti … rimessi questi biglietti nella bottiglia, ed aggiuntovi il nostro, la riponemmo là dove l’avevamo trovata”.

 

1879

C. J. Forsyth Major, Il Gran Sasso d'Italia e due de' suoi abitatori, in "Bollettino del Club Alpino Italiano", sede di Torino, Anno 1879, Vol. XIII, n° 38, Torino, 1879, pag. 215-233.

L'Autore, un inglese con la passione della botanica, compie sul Gran Sasso d'Italia più di una ascensione sia dal lato aquilano, sia dal versante teramano per accertare la presenza, su questi luoghi, del Camoscio  (Capra rupicapra).

 

1880

Corradino Sella, Salita iemale al Gran Sasso d'Italia. Lettera di Corradino Sella all'Ing. Martinori Segretario della Società del Club alpino di Roma. Estratto dal giornale "L'Opinione", n° 14, Roma, Tipografia dell'Opinione, 1880., e in "Bollettino Club Alpino Italiano" Sezione dell'Aquila, III serie (1989), n° 20 (148), L'Aquila, 1989.

Corradino Sella, fa un primo tentativo di ascensione invernale il 27 dicembre 1879 con Martinori, Lorenzo e Francesco Allievi, ma fallisce. Riesce ad effettuare l'ascensione il 7 gennaio 1880 con suo cugino Gaudenzio Sella e la guida Giovanni Acitelli e un tal Zaccaria, essendo assente Franco Nicola.

 

P. Tacchini, Stazione metereologica sul Gran Sasso D'Italia. Lettera indirizzata dal prof. Tacchini al comm. Quintino  Sella, Presidente del C.A.I. Roma 28 gennaio 1880, in "Bollettino del Club Alpino" sede di Torino, Anno 1880, Vol. XIV, n° 41, Torino, 1880, pag 122-123.

Lettera indirizzata a Quintino Sella, nella quale l'autore plaude alla felice salita invernale effettuata dal figlio Corradino. Riprende i punti essenziali della relazione di Corradino, e sollecita la costruzione ad alta quota di un rifugio.

 

1881

Enrico Abbate, Ascensione del Gran Sasso d'Italia (m. 2921), in "Bollettino del Club Alpino Italiano", Sede di Torino, Anno 1881, Vol. XV, n° 45,  Torino, 1881, pag. 469-473.

"La prima ascensione iemale del Gran Sasso d'Italia compiuta felicemente l'anno scorso dal coraggioso Corradino Sella aveva dimostrato quante fossero le difficoltà… la sez. romana del CAI volle tentare una nuova strada che più comodamente conducesse alla cima." La sera di mercoledì 26 maggio 1880 Enrico Abbate, l'ing. Edoardo Martinori, Enrico Colemann, Giuseppe Micocci e Guglielmo Mengarini tentarono un'altra scalata invernale. Li accompagnavano  le guide Giovanni Acitelli e Franco Nicola, col portatore Francesco Acitelli. La scalata si concluse felicemente. L'Abbate in questo articolo tesse le lodi alla guida Giovanni Acitelli "Non v'ha dubbio che egli sia la guida migliore che si possa avere nell'Appennino…, potrà giungere ad avere tutti i requisiti di una vera guida alpina.".

 

M. Canavari, Una escursione al Gran Sasso, Atti della Società Toscana di Scienze Naturali, processi verbali; vol. II, Pisa, 1879, adunanza del 8 luglio 1881, pag. 267-268.

La relazione di Canavari inizia : "Monte Corno si presenta come un'imponente massa dolomitica che si eleva dall'altipiano di Campopericoli, circondato dai tre lati N.O.S. dai monti Intermesole, Corvo, Ienca, Pizzo di Camarda, Cima delle Malecoste, Pizzo Cefalone, monte Portella.".

 

Enrico Coleman, Ascensione del Gran Sasso d'Italia,  27-28 maggio 1881, Roma, Club Alpino Italiano, sezione di Roma, 1881.

Interessante Racconto dell'escursione al Gran Sasso di un gruppo di amici, Coleman, Martinori, Abbate, Mengarini e Micocci, con le guide Franco Nicola e Giovanni Acitelli e suo fratello come portatore. Libricino manoscritto, molto simpatico, interamente illustrato con bellissimi schizzi e disegni.

 

1882

Enrico Abbate, Ecursioni ed ascensioni iemali nell'Abruzzo Ulteriore II, in "Bollettino del Club Alpino Italiano, Sede centrale di Torino, Vol. XVI, n° 49, Anno 1882, pag. 228-252.

L'Abbate insieme all'Ing. Edoardo Martinori tentano delle scalate invernali al Velino e al Sirente, partendo da Roma il 19 febbraio 1881.

 

1884

Enrico Abbate, Il Gruppo del Gran Sasso d'Italia, in "Bollettino del Club Alpino Italiano" sede di Torino, Vol. XVII, n° 50, anno 1884, Torino, 1884, pag. 140-144.

L'Autore così si esprime " Se il Gran Sasso è il gigante dell'Appennino … specialmente dal Passo della Portella, sembra più un gruppo delle Alpi che dell'Appennino...”. L'autore indica che unito al presente bollettino si trova un bel panorama del Gran Sasso d'Italia.

 

L. Baldacci e M. Canavari, La regione del Gran Sasso d'Italia; osservazioni geologiche di L. Baldacci e M. Canavari (con tavola di sezioni), in "Bollettino del R. Comitato Geologico d'Italia", Serie II, vol. V, n° 11 e 12 del Novembre e dicembre 1884.

Gli autori fanno una descrizione molto bella del Gran Sasso, "La catena del Gran Sasso si presenta imponente, come immensa muraglia dentellata, a levante di Aquila, e su di essa torreggia la dirupata cima di Monte Corno. Dal lato teramano, da cui si eleva quasi a picco il Corno Grande colla sua minore ma non meno dirupata appendice del Corno Piccolo: l'aspetto della montagna è ancora più aspro ed imponente, e tale da giustificare a prima vista la fama di inaccessibilità che essa ebbe per il passato. Ora la montagna è riconosciuta non difficilmente accessibile quasi da ogni lato, e viene percorsa ed ascesa di frequente da studiosi ed escursionisti.”.

 

1886

Enrico Abbate, Il Gran Sasso d'Italia, in "L'Illustrazione Italiana", Anno XIII (1886) II n° 44, 24 ottobre 1886, Milano, 1886, pag. 313.

"Il 18-19 settembre pp. la Sezione di Roma del Club Alpino italiano ha inaugurato uno splendido Rifugio nel gruppo del Gran Sasso d'Italia alla base di Monte Corno, la punta più elevata del gruppo. Una lieta brigata di più che di settanta persone, fra le quali il conte Capitelli, prefetto di Aquila, il signor ingegner Giorgi, rappresentante il sindaco giungeva ad Assergi il 18 mattina, movendo da Paganica..."

A pag 306 dello stesso numero della rivista vi sono le seguenti immagini da fotografie del dott. Abbate: "Rifugio costruito dalla Sezione del Club di Roma", "Corno Piccolo (m. 2637), veduto dalla Conca degli Invalidi", "Ghiacciaio e vetta del Monte Corno", "Pizzo d'Intermesole veduto dal Passo della Portella", " Pizzo d'Intermesole (m. 2645) veduto dalla Conca degli Invalidi".

 

Fedele Romani, Un romito abruzzese del secolo XIX, Piacenza, Vincenzo Porta libraio-editore, 1886.

Il libro è dedicato ai visitatori del Gran Sasso d'Italia. All’interno vi sono le seguenti immagini: “Fra Nicola”, “La Grotta di Fratta Grande”, “Il Monte di pagliara veduto dalle Pretare”, “Chiesetta di S. Niccola”, “Chiesetta e Romitorio di S.Cassiano”. Tutte le immagini sono siglate da CIOFFI INC. e sono tutte (Da una fotografia del signor. G. F. Nardi di Teramo).

 

1887

Giambattista Brocchi, Osservazioni naturali fatte in alcune parti degli Appennini nell'Abruzzo Ulteriore, in "Bollettino del Clup Alpino Italiano", sede di Torino, vol. VI, Torino,1887.

Il geologo Giambattista Brocchi compie la prima ascensione dal lato aquilano nel 1819, “Partii da Assergio e salii per la falda della montagna detta Portella: la salita quantunque faticosa è nulladimeno abbastanza agevole essendovi uno stradello battuto dai cavalli che valicando il monte scendono all’opposta falda a Pietracamela ove sono caricati di vini di Teramo”. Lo studioso, per lunghi anni, è stato considerato il primo ad ascendere il Gran Sasso dal lato aquilano.

 

Umberto Garofolini, La sezione romana del Club Alpino e il Gran Sasso D’Italia, Roma, Tipografia Ippolito Sciolla, 1887, Estratto dall’Annuario della Sezione di Roma del Club Alpino Italiano, Anno primo –1886.

All’interno è riportata la foto “Il Rifugio sul Gran Sasso d’Italia” (da un quadro di E. Coleman), Roma Fototipia Danesi.

 

1888

Enrico Abbate, Guida al Gran Saso d'Italia ; pubblicata per cura della Sezione di Roma del Club alpino italiano, Roma, Tip. Ippolito Sciolla,1888.

Prima guida organica del Gran Sasso, preziosa come prezioso era l'intento dell'autore: "lo scopo che bramo raggiungere è quello di invogliare qualcuno a visitare questa regione, che io trovo tra le più belle e interessanti della catena appenninica".

Fondamentale è la collaborazione del pittore Enrico Colemann, sono suoi i numerosi disegni inseriti nelle "intestazioni" e nelle "chiusure" di ciascun capitolo, tutti sono siglati con EC, in particolare quelli che raffigurano la chiostra del Gran Sasso. Dall'introduzione si ricava che le fotografie contenute nel volume sono opera dei seguenti fotografi: Enrico Abbate, Antonio Zoppi, F. Ugolini, vengono ringraziati inoltre i fratelli Fallerini di Rieti per una tavola con veduta dell'Aquila e [Gian]Francesco Nardi per quella di Teramo. Inoltre, Antonio Zoppi, "Panorama visto dalla punta orientale del Gran Sasso d'Italia", (A. Zoppi, dis, Roma, lit. Danesi, s.d.) (inserita tra 150 e 151); Una "Pianta di Teramo fornita dall'Ufficio tecnico di finanza", che (Achille Danesi ridusse e disegnò). Tra le foto mi piace citare una bellissima di E. Coleman, "Il Gran Sasso d’Italia (dalla strada Teramo-Isola)", Roma, Fototipia Danesi, s.d. (inserita tra pag. 160 e 161).

 

Enrico Abbate, Prima ascensione del Corno Piccolo 2637 m. (Gruppo del Gran Sasso d'Italia), in "Bollettino del Club Alpino Italiano", sede di Torino, Anno 1888, Vol. XXI, n° 54, Torino, 1888, pag.180-188.

L'autore nell'articolo così definisce "il Corno Piccolo… questo imponente picco …presenta le sue roccie o completamente liscie, come dal lato settentrionale di Arapietra (versante di Teramo), o talmente dirupate e sconvolte, come dal lato meridionale… che era la sola degli Appennini che tutora rimanesse ancor vergine… ci demmo a erigere un ometto di pietra, in un vano nel quale si lasciò la tradizionale bottiglia col verbale dell’ascensione. Intorno ad esso legammo una bandiera tricolore “ Allegato all’articolo le seguenti foto: "Corno Piccolo del Gran Sasso da Arapietra”, (da una fotografia di E. Abbate, V. Turati inc.), : "Il Corno Piccolo del Gran Sasso dalla conca degli invalidi” (da una fot. di F. Ugolini, V. Turati Inc.).

 

Federico D'Amato, IL Gran Sasso D'Italia. Ascensioni sul Monte Corno, Teramo, Stab. Tipografo Q. Scalpelli e Figlia, 1888.

Federico D'Amato viene nominato professore di storia naturale presso l'Istituto Tecnico di Teramo nell'anno 1873. Effettua tre ascensioni sul Monte Corno. In una di queste lo accompagnà il pittore teramano Gennaro della Monica, suo amico e collega. Vedi, Cosimo Savastano, Gennaro della Monica, 1863-1917, Teramo, Edigrafital, 2004.

 

1889

Gaetano Crugnola, Le genziane del Gran Sasso d'Italia. Contribuzione allo studio della Geografia Botanica, Teramo, Tip. Del Corriere Abruzzese, 1889.

Elenco delle genziane del Gran Sasso. Finito di scrivere sotto [le feste del Natale 1888 in Teramo].

 

Giacinto Pannella, La prima ascensione al Corno Piccolo del Gran Sasso, in "Rivista Abruzzese di Scienze, Lettere ed Arti", Anno IV (1889), Fasc. III-IV, marz/aprile 1889, Teramo, 1889, pag.175-181.

L'Autore cita l'Abbate che nel luglio 1885 fa la prima esplorazione sul Corno Piccolo, ma deve rinviare per il cattivo tempo. Anche Filippo Ugolini il 29 agosto del 1887 tenta di scalare il Corno Piccolo ma anch'egli deve abbandonare e ne lascia ricordo nel libro dei viaggiatori del Rifugio e una fotografia presa dalla conca degli invalidi. Di nuovo l'Abbate, l'otto settembre del 1887, muove con la guida Acitelli dal rifugio verso Val Mavone, conquista  il Corno Piccolo dove pianta la bandiera tricolore e lascia  una fotografia.

 

1890

A. F., Il Gran Sasso, topografia generale,  in "Le Cento Città d'Italia" supplemento mensile illustrato del Secolo, Anno XXV (1890), supplemento al n° 8641, 25 aprile 1890, Milano, 1890.

Vi sono delle stupende immagini del Gran Sasso.

 

1891

Gaetano Crugnola, Le Pedicolari del Gran Sasso D'Italia, Teramo, Giovanni Fabbri, Editore, 1891.

Tratta delle piante del Gran Sasso.

 

1893

C. Viola , Appunti geologici ed idrologici sui dintorni di Teramo, in "Bollettino del R. Comitato Geologico d'Italia" Anno XXIV (1893), Vol XXIV (4° della 3° Serie), n° 1 a 4, Roma, Tipografia Nazionale, 1893, pag. 221-228.

L'articolo è frutto di alcune escursioni nel Teramano che offrirono all'Ing. Viola di occuparsi dal punto di vista geologico ed idrologico della Valle del Tordino. L'articolo risulta interessante per le due carte allegate.

 

1894

Eugenio Cerulli, Sotto il Gran Sasso, in "Rivista Abruzese di scienze, Lettere, ed Arti", Anno IX (1894), fasc. X-XI, ott/nov. 1894, Teramo, 1894, pag. 493-510.

Lirica dedicata al Gran Sasso scritta a Villa Capsano (presso Isola del Gran Sasso) 4 agosto 1894.

 

Eugenio Cerulli, Sotto il Gran Sasso, Teramo, Tip. Del Corriere Abruzzese, 1894.

Escursione dedicata ai suoi compagni che furono le signore Sofia Marconi-Noto, Amalia Tattoni-Noto, Gilda De Plato, Giuseppe de Antoniis, Giovanni e Carlo De Plaro, il prof. Francesco Tattoni, il cugino Ettore Celli e Don Matteo d'Arcangelo abate di Fano a Corno. Villa Capsano (presso Isola del Gran Sasso) agosto 1894. (Estratto dal Fasc. X della Rivista Abruzzese - 1894).

 

Gaetano Crugnola, Un manipolo di piante del Gran Sasso d'Italia, in " Rivista Abruzzese di scienze, lettere ed arti", Anno IX (1894), fasc. II, Teramo, 1894, pag. 57-61.

Parla di piante raccolte nella Valle Sicula e quelle raccolte ad Arapietra.

 

Giacinto Pannella, Centenario della prima ascensione al Gran Sasso d’Italia compiuta da Orazio Delfico il 30 luglio 1794, in " Rivista Abruzzese di Scienze, Lettere ed Arti", Anno IX (1894), fasc. VIII-IX, Teramo, 1894 pag. 422-434.

Ascensione organizzata dal comm. Malvano Presidente del Club Alpino per celebrare il centenario di quella effettuata da Oradio Delfico nel 1794.

 

C. Viola, Appunti geologici ed idrologici sui dintorni di Teramo, in "Bollettino del R. Comitato Geologico d'Italia", Anno 1894, Serie III vol. V, Fasc. 4°, 1894, pag. 454-455.

 

1895

Giovanni Pansa, Una Gita al Gran Sasso d'Italia fatta nel secolo XVI. Curiosità storiche, in    “Rivista Abruzzese di scienze, lettere ed arti", Anno X (1895), fasc. II, Teramo, 1895, pag. 53-58.

L'autore ricorda l'ascensione fatta da Orazio Delfico nel 30 luglio 1794, i soci del club alpino curavano, un secolo dopo, la ristampa della relazione e deliberavano una nuova ascensione. Secondo l’autore “il Gran Sasso fosse conosciuto ed esplorato fin dal Sec. XVI, rilevo dai viaggi compiuti dal celebre architetto militare Francesco Marchi o De Marchi”. L'Autore, pertanto, ne rivendica la conquista del Gran Sasso al capitano De Marchi.

 

1896

Die Gran Sasso - Gruppe. Passo della Portella (2236 m), Monte Fondare (2480 m), Corno Grande (2931 m), Pizzo Intermesole (2646 m), Pizzo Cefalone (2532 m), in "Jahrbuch des Schweizer Alpenclub", Bern, Einunddreissigster jahrgang 1895 bis 1896, 1896, pag. 241-245.

L'autore dell'articolo ed il dott. Erhardt, ascendono il Gran Sasso dal lato di Assergi, nel gennaio 1895 con la guida Giovanni Acitelli e figlio. Vi sono i seguenti disegni: "Rifugio e Corno Grande" Weg vom 15 guni 1893. ( MB nach W. Erhardt); "Corno Grande e Corno Piccolo".

 

Giacinto Pannella, Ascensione al Gran Sasso D'Italia. Il 30 luglio 1896, in "Rivista Abruzzese di Sceinze, Lettere ed Arti", Anno XI (1896), fasc. IX-X, Teramo, 1896, pag. 427-434.

Giacinto Pannella descrive il Gran Sasso: “Il nome, la mole superba, la forma elegante e singolare del nostro Gigante dormiente”.  L'Autore con un drappello di amici parte da Teramo il 29 luglio con la diligenza per raggiungere Rio Arno. Ne fanno parte il cav. Pietro Mazzini, il dott. Domenico Dattilo, Goffredo Bellomo e Giuseppe Marzemin giovane di Vicenza. Da Rio Arno salgono a piedi per un sentiero che li conduce a Pietracamela accolti dal Dott. Dionisi. Il giorno 30, con cinque cavalcature, cinque pedoni, un portatore, le guide Di Venanzo padre e figlio di Pietracamela e un giovane Antonio D'Angelo, escono dal paese attraversano il bosco delle Mandorle e per le sorgenti del Rio Arno, preceduti da un gruppo di carbonari intonanti una canzone montanina. Al rifugio trovano Amedeo Alessandrini che li ha preceduti con un amico.

 

1897

Reinhard E. Petermann, Un viaggio negli Abruzzi,  in "Bollettino di Storia Patria "Anton Ludovico Antinori" negli Abruzzi", Anno IX (1897, 15 luglio), punt. XVIII. Aquila, 1897, pag. 206-210, Traduzione di Gino Elti.

L'autore parte per il suo viaggio da Fiume con la nave, sbarca ad Ancona e prosegue per l'Aquila, passando da Pescara, ci impiega 9 ore di treno. Da Assergi lo accompagnano la guida Giovanni Acitelli insieme al portatore E. Scorzia.  Parte per l’ascensione, pernotta al Rifugio, fondato nel 1886 dal Club Alpino Italiano. Qui trova il registro del Rifugio e nota: "… io vi trovai che in 10 anni, soli 30 tedeschi salitono il monte e fra questi un unico austriaco". Durante l'ascensione l'Autore, nel guardare verso sud, vede in basso un grandioso cerchio di rocce ricoperte di neve, la guida lo definisce ghiacciaio, ma Petrermann dice che è soltanto un campo di nevi eterne. L'autore data, Vienna, settembre 1896.

 

1898

Pannella Giacinto, Al Bosco Martese e al Pizzo di Sevo. Gite montane, Teramo, Tip. Del Corriere Abruzzese, 1898.

Gite ed escursioni. Estratto dalla Rivista Abruzzese di Scienze, lettere ed Arti,  fasc. XII, 1898.

 

1899

Gustavo Strafforello, Provincie di Aquila, Chieti, Teramo, Campobasso, in La Patria geografia dell'Italia, cenni storici, costumi, topografia..., Torino, Unione Tipografico Editrice, 1899.

 

 

1902

Gerardo Ferrara, Le escursioni al gruppo del Gran Sasso d'Italia. Note descrittive, Teramo, Tip. A. De Carolis succ. Scalpelli, 1902.

Gerardo Ferrara è stato uno dei fondatori della sezione del C.A.I. di Teramo. Frutto della sua profonda conoscenza del Gran Sasso è questo splendido ed elegante opuscolo, arricchito con fregi tipografici; si può considerare, dopo quella dell'Abbate, una  guida del Gran Sasso, se pur modesta, certamente preziosa per la conoscenza dei luoghi con "dati certi e sicuri, in gran parte raccolti da me personalmente da quattordici anni a questa parte, nelle mie annuali escursioni alpestri.". ”purtroppo è deplorevole che tali monti vengano tenuti in si poco conto…non solo dagli abitanti dei nostri comuni di montagna…e la causa di ciò è da ricercarsi in parte, bisogna dirlo, nella noncuranza degli abitanti dei nostri comuni di montagna, ai quali è mancata sempre l’iniziativa di profittare, come opportuna réclame, delle loro ricchezze  naturali per attirare lassù il forestiero “.  Estratto dalla Rivista Abruzzese di Scienze, lettere ed Arti.

 

1904

L. F. De Magistris, Il raggio dell'orizzonte fisico di 50 vette fra il Falterona e il Gran Sasso, Teramo, in "Rivista Abruzzese di Scienze, Lettere ed Arti", Anno XIX (1904), fascicolo X-XI, ott/nov., 1904, pag. 556-557.

L'articolo spiega come si calcola il raggio dell'orizzonte visibile da un qualsiasi punto.

 

Carlo Lepri, Un’escursione al Gran Sasso D’Italia, in “Il Secolo XX”, Anno III (1904), n° 8, agosto 1904, Milano, 1904, pag.650-659.

Articolo con 23 fotografie. “Il Rifugio del Gran Sasso (m. 2200)”,  2 foto del  “Al Passo della Portella”, “Fonte di Portella (Fot. Del Conte Gaetano Senni, Roma),  “Corno Grande” (Fot. Del Conte Gaetano Senni, Roma),  “Pizzo Intermesole dal Rifugio” (Fot. Del Conte Gaetano Senni, Roma),  “Corno Piccolo”, “Il Calderone (ghiacciaio)”,  “Il Calderone”, “Sulla via per Corno Grande”, “Vetta Orientale”.  Quattro foto di “Rocce di Corno Piccolo”,  “Sulla vetta del Corno Piccolo”,  “Val Mavone”, “Crepaccio di Corno Piccolo con neve gelata”, “Pizzo Cefalone”,  “Nella Val Mavone”, “Rio Arno”, “Pietra Camela”, “Il Gran Sasso da Isola” (Fot. Del Conte Gaetano Senni, Roma).

 

1905

Rifugio al Gran Sasso d'Italia, nell'Appennino abruzzese, in "Bollettino del Club Alpino Italiano" Sede di Torino, Vol. XXXVII, n° 70, Torino, 1905, pag. 254-258.

Il Rifugio è situato a m. 2200 ad est di Campo Pericoli nella Conca d'Oro, nel territorio del comune di Pietracamela. Costruito e inaugurato in occasione di un convegno intersezionale tenuto dalla sezione di Roma nel settembre 1886. All'interno dell'articolo si trova la foto "Rifugio al Gran Sasso d'Italia", (Neg. ing. I. Gavini di Roma).

 

1907

Fedele Romani, Coledara, Firenze, R. Bemporad & figli, 1907.

“Da quella parte, il Gran Sasso si mostra più magnificamente elevato e superbo. La sua altezza non è grande (2914 mt), se la si paragona, per esempio, a quella delle più ardue cime delle Alpi; ma io non ho mai visto un monte che faccia più pompa della sua statura, e che svegli nell’animo più intensamente il senso di maestà e del sublime”.

 

Alfred Steinitzer, Il Gran Sasso d'Italia scalalata del Monte Corno (2921) vedi Tre settimane negli Abruzzi, 2. ed. riveduta e corretta dal traduttore e curatore Franco Cercone, Torre dei Nolfi, Qualevita, 2002.

L'autore compie l'ascensione dal lato di Assergi nel 1907, come compagno la guida Bernardo Acitelli. La discesa viene compiuta lungo il dorsale dell'Arapietra che viene così definito dall'autore "il tratto più bello fra tutte le escursioni compiute in Abruzzo". Si tratta del XIV capitolo dell'opera Aus dem unbekannten talien, R. Piper Verlag, Monaco 1911, contente numerose foto, tra le quali "Gran Sasso. Il Corno Grande" e "Isola del Gran Sasso".

 

1908

G. Battista Appignani, Il Gran Sasso d'Italia (Montecorno). Note di viaggio, Teramo, Stab. Bezzi e Appignani, 1908.

Elegante libricino di 16 pagine, con bellissimi fregi tipografici.

 

1911.

Al Gran Sasso d'Italia, in "Corriere Abruzzese", Anno XXXVII (1911), n° 23 luglio 1911, Teramo, 1911.

La Sez. del Club Sportivo "Teramum" ha ideato una manifestazione al Gigante dormiente che si tiene 14 e 15 agosto con partenza da Teramo passando per Rio Arno e Pietracamela. La carovana sarà cinematografata nei punti più pittoreschi dell'escursione. A  Campo Pericoli la carovana di Teramo si incontra con quella provenienete da Roma.

 

Al Gran Sasso D'Italia. La Carovana indetta dalla sez. alpina della "Teramum", in "Corriere Abruzzese", Anno XXXVII (1911), n° 610, 20 agosto 1911, Teramo, 1911.

Carovana con molti iscritti ma meno partecipanti. Tra questi un giovane di 14 anni Curio Chiaraviglio figlio del Deputato di Città Sant'Angelo. Partenza da Teramo per Rio Arno e poi su muli per Pietracamela;  qui furono accolti da Luigi Montauti che offriva una ricca colazione a base di pasta, carne, formaggio vino, pane e frutta.

 

Al Gran Sasso d'Italia, Norme e consigli agli escursionisti a cura del Comitato Pro Aquila. Aquila luglio 1911, Aquila, Unione arti grafiche, 1911.

Libricino molto bello, con immagini a colori con norme e consigli agli escursionisti. "Non è nostro intendimento di fare una guida completa e voluminosa, poichè questa esiste,… Ma il nostro intendimento è invece di raccogliere in poche pagine quelle notizie utili e inreressanti al " turista " che possono condurlo sicuro attraverso i nostri monti ed alla nostra città.".

 

Roberto Almagià, Sul nome del più alto gruppo montuoso dell'Appennino, in " Rivista Abruzzese di Scienze, Lettere ed Arti", Anno XXVI (1911), fasc. VI, Teramo, 1911, pag. 328-336.

L'autore fa una ricognizione sul nome del Gran Sasso. Dice che per i paesi e le genti alle sue falde il nome più accreditato è Monte Corno e cita anche un proverrbio "Se Montecorno si mette il cappello. Vendi le capre e comprati il mantello. Se Montecorno si mette le brache vendi il mantello e compra le capre".

 

Leonida Bissolati, Il giorno apresso (6 marzo 1911) in ore 3,30 facemmo ll Corno Grande…., Libro del Rifugio Duca degli Abruzi del 6 marzo 1911.

Altra ascensione fatta dal Bissolati con il Prof. Giovanni Lorenzon e Francesco Acitelli di Assergi. Aprivano la via invernale ora nota come "Canalone Bissolati"; notizie tratte dal libro del Rifugio.

 

Carovana popolare al Gran Sasso d'Italia, Teramo 14-15 agosto 1911, ad opera del Club Sportivo Teramum, Teramo, Officina Tip. del "Corriere", 1911.

Elegante foglio di invito, di colore verde con bellissimi fregi tipografici, a "una manifestazione intesa a dimostrare come l'alpinismo non sia lo Sport di pochi privilegiati, ma, … costituisce la migliore e più salutare palestra per la gioventù. Resistenza alle fatiche dei nostri giovani.". "La carovana alpina sarà cinematografata nei punti più pittoreschi dell'escursione. A Campo Pericoli ci sarà l'incontro con altra carovana proveniente da Roma".

 

La gita al Gran Sasso, in "Corriere Abruzzese", Anno XXXVII, n° 609, 13 agosto 1911, Teramo, 1911.

 

P. C., Al Gran Sasso D'Italia, in "L'Italia Centrale", Anno XIV, n° 1386, sabato e domenica 1 e 2 luglio 1911, Teramo, 1911.

Comitiva di dieci persone partita il 27 giugno per tentare l'ascensione al Gran Sasso composta dal Prof. Mario Allegretti presidente del Club Sportivo Terarmum, Prof. Enrico Bevilacqua con il fratello Mario, Francesco Scarselli con il figlio Pierino, Avv. Ermanno Colucci, Italo Fraticelli, Camillo Crocetti, il Prof. Curati e l'Autore dell'articolo (P. C.). La comitiva era diretta dal Prof. Allegretti. La guida era Di Venanzo Pietro di 70 anni e il portatore Giuseppe Trinetti.

 

P. C., Al Gran sasso d'Italia, in "L'Italia Centrale", Anno XIV, n° 1388, sabato e domenica 8 e 9 luglio 1911, Teramo, 1911.

Parla di una ascensione con l'itinerario e i posti da attraversare.

 

Giuseppe Urbani, Il Gran Sasso d'Italia, Milano, Off. arti graf. Mattioli, 1911.

Bell'opuscolo, una meravigliosa copertina ad opera di Sandro Properzi. All'interno vi son delle interessanti immagini: "Santuario di Appari", "Camarda", "Assergi", "Chiesa di Assergi", "Il Gran Sasso d'Italia - il Rifugio", "Gran Sasso d'Italia - il Corno Piccolo", "Il Gran Sasso d'Italia - il Corno Grande veduto dal Corno Piccolo", "Il Gran Sasso d'Italia - Vetta Occidentale del Ghiacciao", "Il Gran Sasso d’Italia - Sulla vetta del Monte Corno". Le immagini sono tutte (da fotografia del Comm. C. Tenerami.).

 

1912

Al Gran Sasso d'Italia 14-15 luglio, in "Corriere Abruzzese", Anno XXXVIII (1912), n° 682, 4 luglio 1912, Teramo, 1912.

Articolo che tratta della carovana popolare.

 

Roberto Almagià, Primo saggio storico di cartografia abruzzese, in "Rivista abruzzese di scienze letere ed arti", Anno XXVII (1912), fascicolo I, Teramo, 1912.

 

Leonida Bissolati, Il Gran Sasso d'Italia, in "Il Secolo XX°", Anno XI (1912), n° 10, Milano, 1912 pag. 860-867.

Bissolati in questo articolo prima parla del Gran Sasso e poi ricorda il suo amico Gommi che nel 1903 lo aveva invitato ad una scalata terminata con la morte del suo amico e di due portatori di Assergi. L'Autore, inoltre richiama nella sua memoria la notte del 1909, qundo anche lui con l'Ing. Segrè e il rag. Gallina e la guida Acitelli tentatorono di scalare il Corno Grande. Sorpresi dalla bufera, arrivati al rifugio, dovettero tornare indietro con il rischio di perdersi e perire. Vi Sono delle belle foto.

 

Seconda Carovana popolare al Gran Sasso d'Italia 14-15 luglio 1912, organizzata dal Club sportivo Teramum, Teramo, Off. Tip. Del "Corriere", 1912.

Manifestazione alpina, con carattere essenzialmente popolare, ideata dal Club Sportivo "Teramum", all'interno piacevoli immagini di "Pietracamela", "Bosco delle mandorle", "Calderone", "Rifugio di Campo Pericoli" e in copertina " Gruppo del Gran Sasso".

 

 

Una gita al Gran Sasso d'Italia, in "Corriere Abruzzese", Anno XXXVIII (1912), n° 687, 25 luglio 1912, Teramo, 1912.

Relazione della carovana popolare tra i partecipanti: Costantini e Marsilii della vecchia guardia, la sig.na Ines Favini, il giudice Radice, il prof. Bonollo, Guido Trevi, Leonardo Palladini, ecc. La carovana è stata filmata da un esperto operatore della società Volsca-Film di Velletri.

 

1913

Gaetano Cicerone, Al Gran Sasso d'Italia. Appunti della grande gita dal 17 al 21 luglio 1913, Roma, Tipografia Luigi Ricca & C., 1913, vedi anche Bollettino Cai Aquila n° 166 dicembre 1999.

Relazione e foto dei partecipanti alla gita. La copertina ha come immagine il Gran Sasso. All'interno diverse foto ritraggono i gitanti a Calascio, al Colle Paradiso, a Fonte Assergi (Campo Imperatore). "L'ascensione della squadra Roma al Gran Sasso", "Il Rifugio Vecchio", "Arrivo a Grotta dell'Oro (Campo Pericoli)", "Il Presidente Duca Caffarelli, il dott. Billetti ed altri membri del Comitato", "Lettura del Diario del prof. Crivellucci (di anni 69), il più anziano che prese parte alla gita.", "Discesa dalle falde del Gran Sasso","Presso il torrente Arno", "Ingresso a Pietracamela".

 

Giacinto Pannella, Sul Gran Sasso d'Italia dal versante del Teramano e l'ascensione del 10 e 11 settembre 1913, in “Rivista Abruzzese di Scienze, Lettere ed Arti”, Anno XXVIII (1913), fasc. VIII-IX, Teramo, 1913, pag. 491-496.

L'autore promuove ed esalta le ascensioni organizzate dal Club Sportivo "Teramum" presidente Mario Allegretti e dal Club Alpino Italiano, segretario della sezione di Teramo Italo Fraticelli.

 

 

Tra le vette del Gran Sasso, da Aquila a Teramo attraverso l'Appennino; grande gita turistica 17-20 luglio 1913, Roma, Stab. Manzi, 1913.

Libricino bellissimo, elegantemente curatto con fregi in oro dedicati ai gitanti dal Tourung Club Italiano. Nella copertina a colori superba immagine del Gran Sasso. Nel frontespizio un medaglione raffigura le guglie del gruppo, all'interno moltissime foto dell'Aquila e di Teramo, di Paganica e Assergi. Le immagini che rappresentano il Gran Sasso sono: "Gran Sasso: Rifugio degli Abruzzi e Corno Grande", "Gran Sasso nevaio perenne", "Punta d'Intermesole", "Pizzo cefalone" e uno stupendo "Panorama di Castelli e del versante Teramano del Gran Sasso".

 

1914

Maquignaz, La grande escursione del Touring al Gran Sasso,  in "L'Attualità" Anno II (1914), n° 24, 2 agosto 1914, Teramo, 1914, pag. 1-2.

Escursione indetta dal Touring Club italiano, importante sia dal punto di vista sportivo che dal  punto di vista turistico. La carovana parte da Milano e potrà raggiungere un massimo di 500 partecipanti.

 

Programma ed itinerario della Escursione Nazionale in Abruzzo attraverso il Gran Sasso d'Italia, indetta ed organizzata dal Touring Club Italiano, con la partecipazione del Corriere della Sera e col concorso delle Sezioni di Roma e di Teramo del Club Alpino Italiano, 5-6-7-8 settembre 1914, Milano, Cariolo e Massimino, 1914.

Programma della escursione nazionale attraverso l'Abruzzo. Tra i membri del Comitato d'Onore, come presidente della sezione di Teramo del Club Alpino Italiano, c'è il dott. Montani Berardo. Nel progamma è riportata una "Carta schematica del percorso per l'Escursione Nazionale in Abruzzo 5-6-7-8 settembre 1914, Planimetria", "Anfiteatro principale del Gran Sasso d'Italia nel centro del quale (Campopericoli) accamperà la carovana il 5 e il 6 settembre" e una "carta altimetrica di tutto il percorso della carovana". In copertina è riportata una bella immagine di "Pietracamela e il Gran Sasso d'Italia".

 

1915

 

Fedele Romani, Colledara; aggiuntovi Da Colledara a Firenze, seconda edizione a cura di E. G. Parodi, Firenze, Bemporad, 1915.

Cito "Colledara è un villaggetto di poche case, posto sopra una delle più verdi e più ridenti colline che allietano la Valle di Monte Corno, o Gran Sasso d'Italia, dal lato che guarda l'Adriatico. Da quella parte, il Gran Sasso si mostra più magnificamente elevato e superbo. La sua altezza non è grande (2914 m.), se la si paragona per esempio, a quella delle più ardue cime delle Alpi; ma io non ho mai visto un monte che più faccia pompa della sua statura, e che svegli nell'animo più intensamente il senso della maestà e del sublime”.

 

 

1917

Giacinto Pannella, Sul Gran Sasso d'Italia in tempo di guerra, Teramo, Tip. E Cat. A. De Carolis, 1917,  Estratto dalla "Rivista Abruzzese" fasc. XI, 1917 e in "Rivista Abruzzese di Scienze, Lettere ed Arti", anno XXXII (1917), fasc. XI novembre 1917, Teramo, 1917, pag. 617-620.

L'Auore racconta l'ascensione del 3-4-5-6 settembre 1917 con tre giovani esploratori, Luigi Manetta, Settimio Costantini, Leonardo Pannela e tre donne: Sig.ra Solari, Sig.ne Pannella e Solari. Guida la comitiva il Cav. Nicola Solari Colonnello dell'esercito.

 

1918

Pio Spezi, Di una escursione al "Gran Sasso d'Italia" nel 1893 (18-23luglio). Appunti., in "Rivista Abruzzese di Scienze, Lettere ed Arti", Anno XXXIII (1918), fascicolo II, Teramo, 1918, pag. 57-76.

L’Autore il  18 luglio 1893, parte da Teramo con la diligenza e a Ponte Rio Arno lo aspetta il sig. Beniamino Annibale che lo conduce a Pietracamela, trova ospitalità dal dott. Dionisi. Il 21 luglio effettua l'ascensione con la guida Pietro Di Venanzio di Pietracamela e con Roccone, ragazzotto dai connotati facciali alterati. L'A. parla della grotta della Regina Giovanna e cita l'articolo del Pansa La "Porta di ferro  e le leggende abruzzesi del tesoro nascosto " (cfr. Riv. Abruzz. 1917. fasc. VI. pag. 273-285).

 

1919

Il cronista pisano, Monte Portella (m. 2388) Gran Sasso d'Italia (2914), in "La Sorgente. Rivista mensile per l'educazione della gioventù, organo del comitato nazionale del T.C.I. per il turismo scolastico" Anno III n° 9, 15 settembre 1919.

Ascensione del Gran Sasso effettuata dai soci della sezione di Pisa del Touring Club Italiano. Facevano parte della comitiva il prof. Mario Allegretti guida esperta di ascensioni, il prof. Alberto Nicolai, l'avv. Andrea Piegaia, gli studenti Enrico Cecioni e Guglielmo Gambini. Vi sono presenti 6 belle immagini, tra le quali " Il Gran Sasso d'Italia nell'ora del tramonto", "Il Corno Piccolo (m. 2637), "Il Rifugio "Duca degli Abruzzi", "Vecchio rifugio" e una bella immagine di Pietracamela " Pietracamela e il suo calvario".

 

Da Pietracamela 10 agosto. Escursione al Gran Sasso, in "L'Italia Centrale" Anno XXII (1919), venerdi e sabato 22 e 23 agosto 1919, Teramo, 1919, pag. 2.

"I signori professori Di Giuseppe Salvatore, Di Giuseppe Ascanio, G. Felici Bonifaci Vincenzo e la signora Lucia Bonifaci Rey, il 27 luglio giunsero a Pietracamela (in origine Pietracimeria) e nei quindici giorni di permanenza in questo ospitale paese fecero ad intervalli varie ascensioni per il Gran Sasso (Ara Pietra, Calderone, Conca d'Oro, Corno Grande, ecc. ecc.)".

 

Niccolai Alberto, Da Teramo ad Aquila 7-8-9- agosto 1919 Impressioni di un toscano sul Gran Sasso d'Italia, Stab. Tipografico Alfredo De Carolis Teramo, 1919, Estratto dalla Rivista Abruzzese di Scienze, lettere ed arti,  anno XXXIV fasc. X-XI.

L'autore Viaggia in treno fino a Teramo, dove ebbe come guida il Prof. Luigi Savorini, il prof. Dino Provenzal e l'Avv. Giuseppe Scarselli. Il Prof. Mario Allegretti, a capo della comitiva toscana, è esperta guida del Gran Sasso, del gruppo fanno parte: l'Avv. Andrea Piegaia, il ten Enrico Cecioni, lo st. unv. Guglielmo Gambini e l'autore.

 

 

1920

Vincenzo Bonifaci, Dal Gran Sasso d'Italia, in "L'Italia Centrale", Anno XXIII (1920), sabato e domenica 29 e 30 maggio 1920, Teramo, 1920, pag. 2.

Articolo che sprona ad appassionarsi ed impratichirsi della nostra montagna e del Gran Sasso in particolare. Cita le gite organizzate da Giacinto Pannella e Rodolfo Forlani, e i loro scritti sull'argomento.

 

Gaspare Costantini, Al Gran Sasso d'Italia con la IV Carovana. Fatti, impressioni, deduzioni, in "Il Popolo Abruzzese", Anno IX (1920), n° 553, 31 luglio 1920 e n° 555 del 16 agosto 1920, Teramo, 1920, pag. 2.

L'autore fa una relazione non molto soddistatta della carovana.

 

C. Crema, Depositi glaciali lungo la Valle del Rio Arno nel Gruppo del Gran Sasso d'Italia, Roma, Tipografia ditta Ludovico Cecchini, 1920, estratto dal Bollettino del R. Comitato geologico d'Italia, Vol. XLVII, fasc. 1°- 4°,  pag. 3-11.

L'autore nella primavera del 1918 visita le valli dell'Arno e del Venacquaro, in compagnia del cav. Pangrazio del Genio Civile che gli fà da guida e, l'insegnante di Pietracamela A. Curti gli fa da fotografo. Alla fine dell'articolo vi è lo schizzo "Il Gran Sasso visto dalla Valle del Rio Arno" e la foto del Curti, su “Pietracamela e la parte orientale del Gran Sasso”.

 

Da Cermignano. La "Virtus" al Gran Sasso, in "Il Risveglio", Anno VII (1920), n° 26, 14 agosto 1920, Teramo, 1920, pag. 2.

Gita sportiva organizzata il 25 e 26 luglio da un gruppo giovale di Cermignano.

 

O. D'Angelo, Voci del Gran Sasso, s. l., s. n, [1920].

Conferenza dell'avvocato D'Angelo, all'interno vi sono dei fregi e vignette di F. Perolla. Ha una bellissima copertina.

 

Vincenzo Massignani, "La nostra Svizzera" con la IV carovana al Gran sasso D'Italia, in "L'Idea Nazionale", domenica 8 agosto 1920, ritaglio di giornale con dati bibliografici incompleti conservato presso la Biblioteca Provinciale "Melchiorre Dèlfico", Archivio Abruzzese Savorini, busta "Gran Sasso d'Italia", 1920.

 

Vincenzo Massignani, Una Gita al Gran Sasso, in "L'Eco D'Abruzzo", Anno I, (1920), 30 agosto 1920, Atri, 1920.

La comitica da Rio Arno risale la mulattiera verso Le Vene Rosse, verso Capo le vigne per Pietracamela poi Prato Rotondo, Bosco delle Cese fino al Piano delle Mandorle, verso Rio Arno vicino a Canale Bianco e Conca del Calderone, ecc.

 

Quarta Carovana al Gran Sasso d'Italia. Teramo 25-26 luglio 1920, organizzata dal Club sportivo "Teramum", Teramo, Casa editrice del Corriere, 1920.

Programma per ascensione al "Gigante dormiente, alla vallata del Calderone di straordinaria selvaggia bellezza.", con itinerario, iscrizioni, equipaggiamento e norme.

 

Pietro Verrua, Il Gemino tramonto di Isola del Gran Sasso. Con 12 fotoincisioni e 3 schizzi, Padova, Tip. Del Seminario, 1920.

Vi sono foto: "Isola del Gran Sasso" (Prof. Rina Parolin, da fotog.), "La Valle Siciliana e il Gran Sasso, Visti da San Giovanni al Mavone, a 2 Km. a Nord di Isola" (Fot. V. D'Annunzio), questa foto bellissima si incontra spessisimo in altre pubblicazuini, "Dintorni di Isola del Gran Sasso", "Rio Vittore, affluente del Mavone : cascata di "Bisilli" ghiacciata", "Il "Dito del Diavolo" su la cima di S. Maria a Pagliara", "Vado di Corno", "La Grotta di Fra Nicola, presso Pretara, lungo il Ruzzo", (tutte foto di V. D'Annunzio); "Una rapida del Ruzzo, presso Piano", "Isola del Gran Sasso, vista da ponente", "Isola del Gran Sasso, vista da Nord", "Isola del Gran Sasso vista da Levante","Casa Parrozzani", (tutte foto del Dott. S. De Amicis). All'interno vi sono due schizzi della catena del Gran Sasso.

 

1921

Ferrovie dello Stato, Servizi automobilistici di turismo in Abruzzo,  in corrispondenza con le linee ferroviarie, ad opera della Società Esercenti "Aquila" ed "Abruzzo", luglio settembre 1921, Aquila Tipo-Litografia delle Ferrovie dello stato, 1921.

Bella copertina con il Gran Sasso con un bellissimo fregio di Dino Vannucci.

 

G. d. D., La strada per il Gran Sasso, in "Il Risveglio", Anno VIII (1921), n° 25, 24 dicembre 1921, Teramo, 1921, pag. 2.

"La strada di Pietracamela, i cui primi lavori iniziati nella scorsa estate, diedero luogo a infinite proteste da parte di amatori della montagna… ".

 

Grande carovana al Gran Sasso d'Italia 23-24-25 luglio 1921, organizzata dal Club Alpino Italiano-Sezione di Teramo, Teramo, Stab. Tip. Appignani, 1921.

Programma ed itinerario della grande carovana con delle bellissime foto, norme per iscrizioni, equipaggiamento. Bellissimo libricino con una elengante copertina con fregi in oro e una splendida veduta del Gran Sasso. Le immagini sono: “Su la vetta - Il Ghiacciaio”, (Fot. M. Danesi-De Luca); “Monte Corno, Corno Piccolo, Pizzo d’Intermesoli, Cornetto”, (Fot. Appignani); “Montecorno versante aquilano e Rifugio di Campo Pericoli”, (Fot. Appignani).

 

Il Micio, La metamorfosi del Gran Sasso,  in "Il Solco", Anno I (1921), n° 3, 30 aprile 1921, Teramo, 1921, pag. 2.

Poesia dedicata al Gran Sasso scritta da Luigi De Federicis.

 

Maria Paolella, Al Gran Sasso, In "L'Italia Centrale", Anno XXIV (1921), sabato e domenica 16-17 aprile 1921, Teramo, 1921, pag. 1.

Poesia dedicata al Gran Sasso.

 

Relazione del Primo Congresso Alpinistico Regionale Abruzzese tra le Sezioni di Aquila, Chieti, Isola del Gran Sasso e Teramo, tenutosi in Caramanico e Palena nei giorni 19 e 20 settembre 1921, per organizzazione del Club Alpino Italiano, Officine grafiche Vecchioni, 1921.

Verbale della Seduta del  1° Congresso Alpinistico svoltosi nel municipio di Caramanico il 19 settembre 1921, a rappresentare Teramo vi era Montani Berardo Presidente della sezione di Teramo, è favorevole all’iscrizione degli operai al Club Alpino, proposta avanzata dal relatore Ettore De Vincentiis. Vi è riportata l’ascensione effettuata dai congressisti al Monte Amaro.

 

Robur, Sulla vetta del Gran Sasso, in "Il Risveglio", Anno VIII (1921), n° 13, 7 agosto 1921, Teramo, 1921, pag.1.

Carovana al Gran Sasso organizzata nei giorni 23, 24, 25 dal Club Alpino Italiano (sezione di Teramo).

 

1922

Convegno annuale degli Alpinisti Abruzzesi, Teramo 5 agosto 1922 e Grande Escursione al "Gran Sasso d'Italia 6-7-8 agosto 1922 per l'organizzazione del Club Alpino Italiano; Sezioni di Aquila - Chieti - Isola del G.S. - Sulmona - Teramo, Teramo, Coi tipi del "Risveglio", 1922.

Programma ed itinerario per il " II° Congresso Alpinistico Regionale Abruzzese" in Teramo e per la "Grande Escursione alle vette del Gran Sasso d'Italia 5-6-7-8 agosto 1922, indetto dalla Sezione di Teramo del Club Alpino Italiano, con Regolamento, Iscrizioni, Equipaggiamento. Il fotografo ufficiale del Congresso ed Escursione è il Sig. Nino Martinelli. Vi sono quattro  incantevoli foto: "Il Massiccio del Gran Sasso d'Italia visto da Teramo" (foto di P. Lagalla) ; "Gran Sasso Pizzo Intermesoli - m. 2643" (foto di V. Olivieri); "Gran Sasso - Pizzo Cefalone", (foto di V. Olivieri); "Gran Sasso - Monte Prena m. 2566 - (visto dal Malpasso)" (foto di Dr. G. Sciarra).

 

Pietro Verrua, Nell'Imminenza dell'Escursione Turistica Nazionale in Abruzzo (17-23 settembre 1922) Variazioni Isolane, Padova, Tip. Ed. de Il Veneto, 1922, estratto dal giornale di Padova "Il Veneto", n° 215 del 14-15 settembre 1922, ritaglio di giornale con dati bibliografici incompleti conservato presso la  "Biblioteca Provincile "Melchiorre Dèlfico", Archivio Abruzzese Savorini, busta "Gran Sasso d'Italia", 1922.

Nell'estratto sono stati aggiunti i due clichés, "Il Gran Sasso e La Valle Siciliana visti da San Gabriele, a 2 km. da Isola del Gran Sasso" su schizi di Ugo Scaramucci dal vero e "Isola del Gran Sasso" di Rina Parolin, da fotografia.

 

Prossima escursione al Gran Sasso, in "Corriere Abruzzese", Anno XLVIII (1932), 23 luglio 1922, Teramo, 1922, pag. 2-3.

Congresso con successiva escursione al Gran Sasso per i prossimi 6, 7, 8 agosto. "Il fascicolo tipograficamente molto bello onora lo Stabilimento Il Risveglio, venti pagine di réclames a inchiostri colorati e con magnifici fregi e sempre variati; sedici pagine di testo, con quattro fotoincisioni". Alla manifestazione turistica sono invitate le Sezioni di Aquila, Chieti, Sulmona, Isola del Gran Sasso e Teramo. I relatori saranno i signori Presidenti delle varie Sezioni ed inoltre: L'avv. Antonio Scerni, Dott. Berardo Montani, Avv. Giuseppe Scarselli, dott. Arturo Provenzale, Dott. Nicola Tucci, Avv. Ettore De Vincentiis, l'Avv. Francesco Martinez e l'Avv. Angelo Camerini. Per le Sezioni di Isola del Gran Sasso e di Sulmona relazionano rispettivamente il Dott. Nicola D'arcangelo e il rag. Carlo Avallone.

 

 

1923

Le ascensioni sul Gran Sasso e le nuove vie d'accesso, in "La Tribuna", 2 dicembre 1923, Roma, 1923, pag. 4.

“Nel passato le ascensioni sul Gran Sasso si facevano da Assergi e da altre località: dopo la bellissima Macchia Grande si erge l’orrido e roccioso Pizzo Cefalone, al di là del quale la vista si estende sopra tutta la immensa muraglia sulla verdeggiante valle dell’Aterno … Sotto il monte della Portella a mt 2388, volgendo verso Pizzo Cefalone, e attraversando un profondo strettissimo intaglio nella roccia, si giunge al Passo della Portella. Questo  mette in diretta comunicazione le due province di Teramo e di Aquila, con una spaccatura nella roccia come se fosse una piccola porta (…) il passo è pericoloso in caso di turbini, … perché il vento battendo sulle rocce dall’alta cresta che si stende da oriente trova qui uno squarcio pel quale può impetuosamente passare. Non sono state dimenticate le lugubri cronache. Il 1 dicembre 1617 vi perì una carovana di oltre 40 persone e nel 1784 quattro donne. Il 17 febbraio 1903 vi morì asfissiato da violenta bufera l’avv. Gastone Gommi col portatore Luigi Castrati e col giovane Raffaele Giusti che avevano tentato l’escursione di Monte Corno ….  In tal punto comincia il vero aspetto alpino della catena e la veduta è bellissima d’estate, splendida d’inverno … a 1520 metri si trovano le fresche e copiose sorgenti del rio Arno, località conosciuta col nome di Callerone e tutta la valle viene denominata impropriamente Val Mavone. Qui si è aperta una nuova via per le ascensioni al Gran Sasso … nei giorni scorsi i signori conte Aldo Bonacossa della sezione di Torino del Club Alpino Italiano ed Enrico Jannetta, il noto alpinista romano, hanno aperto al Corno Piccolo, la più difficile vetta dell’Appennino, le ultime due vie che avevano ancora resistito all’assalto dei migliori rocciatori.”.

 

Ernest Furrer, Natur= und Kulturbilder aus den Abruzzen von Dr. Ernest Furrer, Affoltern bei Zurich (Sektion Uto), in "Jahrbuch des Schweizer Alpenclub" Berna, 1923.

Il dr. Furrer è un naturalista che racconta di un viaggio in Abruzzo, svoltosi in due settimane e mezza nell'estate 1922, in compagnia del comandante forestale Oskar Bader di Andelfingen (Zurigo). L'autore è molto colpito dall'imponenza del Gran Sasso. L'articolo è corredato di numerose foto: 1) "Eiche vor Pietracamela mit Blick auf Monte Corno", (Aufnahme von O. Bader); 2) "Tal des Vomano zwischen Montorio und Bivio", (Aufnahme von E. Furrer); 3)"Buchen bei der Arnoquelle ob Pietracamela (um 1600 m)", 4) "Nordabfall des Monte Camicia (2570) von W N W", entrambe di (Aufnahmen von E. Furrer); 5) "Campo Imperiale. Querblick vom Südhang der Prena-Brancostellakette. Im Mittelgrund Schotterfeld Von Runse. (Um 1800 m)", 6) "Campo Imperiale. Längsblick vom Vado di Corno (1692 m); links Südfuss des Monte Brancostella", entranbe di (Aufnahmen von E. Furrer); 7) Kooohlenmeiler im Bosco Martese (1300 m)", 8) "Köhlerhütte im Bosco Martese (1300 m)", entrambe di (Aufnahmen von O. Bader); 9) "Corno Grande (Gran Sasso) Ostgipfel", 10) M.te Preno Südseite, Flussbett trocken", entrambe di (Aufnahmen von Dr. Ernest Furrer, Affoltern bei Zürich) tratte da "Jahrbuch S.A.C.", LVIII, Incavo-Gravure von Brunner & Co., A.-G. Zürich; 11) "Äcker von Pietracamela", 12) "Monte Corno vom Vado di Corno", entrambe di (Aufnahmen von Dr. Ernest Furrer, Affoltern bei Zürich), tratte da "Jahrbuch" S.A.C.,LVIII. Inoltre vi è riportato un disegno che rappresenta la montagna innevata intitolato "EIGER VON GRINDELWALD" DI (Oelgemalde Von Emil Cardinaux, Muri), tratto sempre da "Jahrbuch" S.A.C., LVIII.

 

1924

Leonida Bissolati, Una Escursione sul Gran Sasso nel 1909, in Tra i Monti del Lazio e dell'Abruzzo, CAI, Roma 1924 e in “Club Alpino Italiano", 1983 n° 8.

 Il Bissolati tenta la scalata invernale del Corno Piccolo. Con lui ci sono E. Gallina, E. Segrè e la guida Francesco Acitelli di Assergi. Quest'ultimo è fratello di Giovanni Acitelli "Il pioniere delle guide che aprì insieme ad Enrico Abbate le prime vie alpinistiche del Gran Sasso.

 

Luigi Bologna, Saggi di itinerari turistici per l'Abruzzo e il Molise, Roma, Tip. Del Risorgimento d'Abruzzo e Molise", 1924.

Itinerari turistici, contiene le seguenti foto: " Il Gran Sasso" dalla strada di Castelli (Teramo), "La vendemmia a Cermignano" e "Pineto: Spiaggia di Mutignano (Teramo)".

 

giemme (Gabriele Marramà), C.A.I. - Sez. di Teramo - Gita sociale al Bosco Martese (m. 1700) - 30 novembre 1924, in “Il Popolo Abruzzese”, Teramo, n° 768 del 6 dicembre 1924, pag. 2.

I partecipanti alla gita sono, Marramà Gabriele, Ferrara Gerardo, Pistilli Eligio, Pirocchi Olaf, Gabriele Flaviano, Adamoli Riccardo, De Fabritiis Pasquale, Martinelli Giovanni, Levi Bianchini Marco, Palombieri Giuseppe, Lucangeli Vittorio, Cioschi Francesco, Capanna Nicola, Mariani Mario, Rissino Giovanni, le sig.re Ferrara Anita, Gabriele Rosina e la piccola Iris Pressanti.

 

giemme (Gabriele Marramà), Escursione al Monte Vettore della Sezione Teramana del Club Alpino, in “Il Popolo Abruzzese”, Teramo, n° 756 del 20 agosto 1924, pag. 3.

Gita al Monte Vettore di dodici gitanti della sezione di Teramo del CAI.

 

giemme (Gabriele Marramà), Quarta gita del Club Alpino Italiano (Sezione di Teramo) al monte San Franco, in “Il Popolo Abruzzese”, Teramo, n° 744 del 17 maggio 1924, pag. 2.

Gita della sezione di Teramo del Club Alpino Italiano al monte San Franco. Lo spostamento della numerosa comitiva avviene con gli autobus della società Abruzzo. La comitiva, ha un gruppo nutrito di signore.

 

giemme. (Gabriele Marramà), Terza gita sociale del Club Alpino Italiano (sezione di Teramo), in “Il Popolo Abruzzese”, Teramo, n° 741 del 19 aprile 1924, pag. 2.

Gita del Club Alpino sez. di Teramo al Colle di Cesa Nergia 1650 m. del gruppo dell’Abetone. La comitiva si ferma per la colazione sul Colle dell’Annunziata sopra Fano Adriano.

 

giemme (Gabriele Marramà), La gita alle sorgenti del Rio Arno, in “Il Popolo Abruzzese”, Teramo, n° 764 del 29 ottobre1924, pag. 3.

Gita del Club Alpino Italiano sezione di Teramo alle sorgenti del Rio Arno.

 

Silvio Strizzi, Il Gran Sasso e la Majella,  in "Il Popolo abruzzese", anno XIII (1924), n° 731, 28 gennaio, Teramo, 1924, pag.2.

L'autore parla dei due giganti e dei luoghi visitati come: Fano Adriano, Pietracamela, Isola del Gran Sasso, Castelli, Teramo, Roccaraso fino ad Aquila.

 

Tra i monti dell'Abruzzo, a cura della Sezione di Roma del Club Alpino Italiano a ricordo del cinquantenario della sua fondazione, Roma, Cai,1924.

In copertina la bellissima immagine "Nel Gruppo del Gran Sasso d'Italia (Da un originale di E. Coleman)". Vi sono moltissime immagini, le seguenti quelle del Gran Sasso: "Gran Sasso d'Italia: Vetta Centrale ed Orientale (fot. Berthelet)", "Vetta Centrale (dal nevaio del Calderone (Fot. Berthelet)", "Gran Sasso d'Italia", "Corno Piccolo (Fot. Tenerani)", "Dalla Vetta del Corno Grande (Fot. Tenerani)", "Al Gran Sasso D'Italia ( Fot. L. Morpurgo)", "Monte Intermesole (Fot. L. Morpurgo)", "Rifugio Duca degli Abruzzi M. 2350 al Gran Sasso d'Italia (Fot. Hass)".

 

1925

Angelus Nardis, Il Gran Sasso d'Italia Inno di Mons. Augusto Vicentini, in "Il Risorgimento d'Abruzzo e Molise" 1 novembre 1925, Teramo, 1925.

Inno al Gran Sasso testo a fronte in latino.

 

Artiglieri d'Italia sul Gran Sasso, in "Il Popolo d'Italia", 21 agosto 1925, Roma, 1925, pag. 3.

Il colonnello Carlo Bergera scrive al giornale chiedendo di pubblicare le foto scattate durante l'escursione al Gran Sasso d'Italia effettuata dal "gruppo someggiato di questo reggimento". Le foto sono: "In prossimità della altissima vetta" dove si vede in posa un gruppo di militari e sullo sfondo il Gran Sasso; "La discesa lungo la giogaia"; "Cannoni trasportati a spalla dai forti artiglieri"; "Un artigliere erculeo", "Esercitazioni di artiglieria sul Gran Sasso".

 

giemme (Gabriele Marramà), Gita sociale alla Montagna dei Fiori (m. 1815) - Domenica, 18 marzo 1925, in “Il Popolo Abruzzese”, n° 777 del 7 marzo 1925, Teramo, 1925, pag. 1.

 

1926

Carovana al Gran Sasso d'Italia, organizzata dalla Sez. di Teramo del C.A.I 24-25-26 luglio 1926, Stab. Tip. B. Cioschi, Teramo, 1926.

Programma inviato come cartolina di invito alla Carovana contenete l'itinerario regolamento e le indicazioni per i partecipanti. Sul frontespizio a colori, una splendida "Veduta del Gran Sasso d'Italia (m 2914) con Pietracamela.

 

C. Dionisio, La messa su la più alta vetta del Gran Sasso, in " La Tribuna" 29 agosto 1926, Roma, 1926, pag. 4.

Nell'articolo si ricorda l'avv. Grossi di Napoli morto assiderato sulla cima del Gran Sasso. Gita alpinistica organizzata dalla sezione del Club Alpino Italiano dell'Aquila presieduto dall'avv. Cav. Michele Iacobucci.

 

Domenica 30 maggio, Gita al "Fondo della Salsa", Metri 850 sul livello del mare, un foglio carta volante, Touring Club Italiano. Turismo scolastico - Sezione di Teramo, Teramo,1926.

Il Touring Club Italiano - Turismo scolastico, sezione di Teramo promuove con questo volantino una gita al "Fondo della Salsa", dove è riportato il programma e il regolamento e quota di iscrizione.

 

giemme (Gabriele Marramà), Gita sociale alla Cascata del Rio Vittore, in “Il Popolo Abruzzese”, n° 825 del 27 febbraio 1926, Teramo, 1926, pag. 1.

Partenza da Teramo per Isola del Gran Sasso, primo scatto di foto e poi per la vallata del Mavone. Breve sosta alla sorgente del "Coccio", poi in marcia e di nuovo fermata alla fontana di Fano a Corno, dove la comitiva incontra don Eusanio. Poi in marcia verso la cascata del "Pisciarellone".

 

giemmme (Gabrielle Marramà), Escursione al Monte Girella (m. 1815) 27 giugno 1926, in “Il Popolo Abruzzese”, n° 843 del 7 luglio 1926, Teramo, 1926, pag. 1.

 

giemme, (Gabriele Marramà), VI Escursione sociale alle sorgenti del "Ruzzo" - 17 ottobre 1926, in “Il Popolo Abruzzese”, n° 857 del 25 ottobre 1926, Teramo, 1926,  pag. 3.

 

giemme (Gabrielel Marramà), Terza escursione della Sezione di Teramo del Club Alpino Italiano a Piano Roseto (m. 1257) - 2 maggio 1926, in “Il Popolo Abruzzese”, n° 835 del 8 maggio 1926, Teramo, 1926, pag. 2.

 

Pietro Verrua, Giovani d'Abruzzo, al Gran Sasso!, estratto da " Il Risorgimento d'Abruzzo e Molise", n° 610 - 16 maggio 1926 Roma, 1926.

Relazione dell'ascensione a Monte Corno fatta il 27 agosto del 1925 dall'autore e da don Eusanio Di Nicola (guida) parroco di Fano a Corno, don Carmelo Paolone parroco di Cermignano e da due giovani ginnasiali Giovanni Di Nicola e Nello Verrua. Foto di Giovanni Di Nicola e Nello Verrua ginnasiali.

 

 

1927

A. Fabriani, Au Gran Sasso d'Italia, in "Die Alpen", Schweizer Alpenclub, n° III, Bern, 1927, pag. 147-154.

A fine maggio 1925, l'autore e M. D. Boscoscuro del Club Alpino svizzero effettuano  una escursione sul Gran Sasso dal lato di Assergi. All'interno vi sono foto del Gran Sasso di D. Boscoscuro, Lausanne (29. V. 25) e foto di Monte Corvo et Pizzo Intermesole, Pizzo Cefalone di D. Boscoscuro, Lausanne, 29 mai 1925.

 

giemme (Gabrielle Marramà), Escursione alla "Giunchiera d'Intermesoli" m. 1250 - 30 gennaio 1927,  in "L'Italia Centrale", Anno XXIX (1927), n° 2002, 10-11 febbraio 1927, Teramo, 1927, pag. 3, Club Alpino Italiano sez. di Teramo.

 

Pietro Verrua, Un po' di posto all'Inferno, Signori alpinisti!, Estratto dalla "Rivista Mensile del Club Alpino Italiano”, n° 3-4 del marzo-aprile 1927, Torino, 1927.

L'autore chiarisce un equivoco sulla denominazione del fiume "Vittore". Vi sono riportate due carte del Gran Sasso: " Gran Sasso d'Italia. Carta con la comune inesattezza "Vittore" invece di "Inferno", "Gran Sasso d'Italia. Schizzo schematico della zona oroidrografica a NE.".

 

1928

Estella Canziani, Attraverso gli Appennini e le terre degli Abruzzi, Andrea Livi editore, Fermo, 1996.

Viaggo effettuato nel 1928. Vi sono molte immagini bellisime ma non riguardano il lato teramano del Gran Sasso. Una è di un Pastore che suona la zampogna. Un'altra, la fig. n° X "Sulla strada per Pian d'Emperatore", vi sono  inoltre molte immagini femminili.

 

Capodanno al Gran Sasso d'Itala, in "Club Alpino Italiano sezione dell'Aquila", Anno V (1928), n° 45, L'Aquila, 1928, pag. 2.

Domenico D'Armi, Alfredo Razzetto e De Masi Roberto partiti dall'Aquila il 30 dicebre per Assergi, arrivano al  Rifugio Garibaldi dove alle 19 incontrano Marino Trinetti, Bruno Marsili e O. De Cesare, aquilotti di Pietracamela. Gli Aquilotti e Domenico D'Armi partivano per raggiungere la vetta del Corno Grande, ma dovettero abbandonare per la neve troppo molle. Al rifugio festeggiano il nuovo anno scambiando messaggi per il presidente Sivitilli.

 

Con gli Aquilotti del Gran Sasso su Corno Piccolo, in “Il Giornale d’Italia”, 6 settembre 1928, Roma, 1928, pag. 4.

Ascensione sul Corno Piccolo da parte degli Aquilotti di Pietracamela, tra i quali Nello Verrua che ha realizzato uno schizzo del Corno Piccolo, pubblicato nell’articolo.

 

L'escursione al Gran Sasso, in "Corriere Adriatico", ritaglio di giornale con dati bibliografici incompleti conservato presso la  "Biblioteca Provincilae "Melchiorre Dèlfico", Archivio Abruzzese Savorini, busta "Gran Sasso d'Italia"1928, pag. 5.

Nell'articolo si parla dell'escursione annuale organizzata dalla sezione CAI dell'Aquila. Oltre ai soci vi hanno partecipato anche un gruppo di Aquilotti di Pietracamela con a capo il Presidente Ernesto Sivitilli, alcuni soci della sezione di Popoli con il vice-presidente Martocchia ed il segretario Di Pillo ed un gruppo degli avanguardisti dell'Aquila. I settantotto partecipanti divisi in parecchie squadre e diverse cordate, hanno attaccato tutte le vette del Monte Corno.

 

Paquale Fabbri, Attraverso l'Abruzzo del C.A.I. Alla grotta di ghiaccio alla parete N.E. del Gran Sasso, in "L'Italia Centrale", Anno XXX (1928), 3 novembre 1928, Teramo, 1928.

"Io vorrei che questo mio scritto valesse a scuotere molti dei miei più giovani concittadini a spingerli lassù, sui sentieri erti e faticosi, tra le rocce, tra le vette dei monti del nostro Abruzzo, per sentire, come noi sentiamo, nell'anima tutta la vita e la forza di questa poesia”. Direttore della gità alla grotta di ghiaccio è il  Dott. Gerardo Ferrara.

 

Ernesto Sivitilli, Sul gruppo dell'Intrmesoli,  prima ascensione ad un picco senza quota, in "Club Alpino Italiano, sezione dell'Aquila", Anno VI (1929), n° 60, 1 maggio 1929, L'Aquila, 1929, pag. 2, C.A.I. Aquila - Aquilotti del Gran Sasso.

L'A. nell'estate del 1923 compie l'ascensione nel versante settentrionale. Nell'ottobre 1928 tenta per la prima volta il versante orientale, partendo da Pietracamela con il suo amico artista Antonio Bartolomeo. Da Pietracamela verso le sorgenti del Rio Arno al  brecciaio, nel primo Stazzo lascia l'amico ai suoi pennelli e l'A. si dirige verso la vetta orientale del Pizzo D'Intermesole.

 

Pietro Verrua, Con gli "Aquilotti del Gran Sasso", in "Il Veneto" Anno XLI (1928), n° 223, martedì-mercoledì 18-19 settembre 1928, ritaglio di giornale con dati bibliografici incompleti conservato presso la  "Biblioteca Provincilae "Melchiorre Dèlfico", Archivio Abruzzese Savorini, busta "Gran Sasso d'Italia", 1928, pag. 2.

Nell'articolo l'autore ricorda Giovanni Acitelli che settantaduenne contina a svolgere mansioni di guida ufficiale del Gran Sasso. Parla degli "Aquilotti del Gran Sasso" di Pietracamela animati e guidati dal dott. Sivitilli, sono riportate le canzoni in voga durante le scalate e le esercitazioni degli Aquilotti.

 

Pietro Verrua, In vista della Dalmazia sospirosa…., in "Il Veneto", Anno XLI (1928), n° 203 del 25-26 agosto 1928,  ritaglio di giornale con dati bibliografici incompleti conservato presso la  "Biblioteca Provincilae "Melchiorre Dèlfico", Archivio Abruzzese Savorini, busta "Gran Sasso d'Italia", 1928, pag. 2.

L'articolo è stato scritto dal Rifugio Garibaldi, dove sono accorsi, su invito dela CAI dell'Aquila, diversi gruppi da varie parti d'Abruzzo e di altre regioni lontane e persino dal Veneto."Guida all'ascensione alla vetta occiderntale è Francesco Acitelli, della vetusta stirpe degli Acitelli di Assergi. Francesco Acitelli consta di 72 anni. E' in funzione di guida ufficiale del Gran Sasso da 50 anni." Nell'articolo viene citata "Marietta, la solerte giovane direttrice del servizio di vivandiera presso il Rifugio".

 

Pietro Verrua, Isola del Gran Sasso, Gli Orsini e l'Aquila, Tipografia del Seminario Padova, 1928.

Diverse foto del Gran Sasso del Verrua già citate in altre opere.

 

1929

a. bar., I “vandali della montagna” e la sciagura del Gran Sasso, in “Il Giornale d’Italia”, Anno XXIX (1929), 3 marzo 1929, Roma, 1929, pag. 4.

Intervista all’ing. Alessandro Alliata presidente del Comitato per i Rifugi, dopo la tragedia vericatasi sul Gran Sasso, dove trovarono la morte i giovani Emilio Cicchetti e Mario Cambi. “Le parole del povero Cicchetti parlano chiaro: “Coloro che vengono quassù d’estate ignorano probabilmente che cosa sia l’inverno quassù e solo ammettendo questo sono scusabili del disordine in cui hanno lasciato il rifugio”.

 

Il battesimo del “Picco Pio XI”, sul Gran Sasso, in “Il Giornale d’Italia”, Teramo 20 agosto 1929, Roma, 1929,  pag. 7.

Articolo sul battesimo di Picco Pio XI, la celebrazione è stata ufficiata dal vescovo di Penne Mons. Pensa.

 

Il diario dei due alpinisti periti sul Gran Sasso. La spedizione di soccorso è rientrata alla base - Nessuna speranze può nutrirsi per la salvezza di Mario Cambi - La sfortunata ascensione ricostruita dagli appunti del Cichetti - Un episodio sublime di cameratismo e fraternità., in "Il Giornale d'Italia", Anno XXIX (1929), 24 febbraio, Roma, 1929, pag. 4.

 

Padre Antonio M. Durantini, Relazione di una gita al Gran Sasso d'Italia allo scopo di celebrare un Messa sulla sua punta più alta (metr 2921) ; appendici e note che possono anche servir da  guida, San Francisco, Chiesa italiana dell'Immacolata Concezione, 1929.

Padre Durantini, cappelano delle carceri di Teramo, partecipa insieme a Francesco Scarselli, Direttore delle Carceri giudiziarie di Teramo, alla gita organizzata dal Club Sportivo Teramum, Sezione di Touring Club Italiano. Carovana popolare che si svolge nei giorni 14 e 15 agosto 1911. Ha come guida Pietro di Venanzo fu Altobrando. Le seguenti immagini: "Gran Sasso d'Italia m. 2921", "Rifugio Nuovo e due dei tre Alpinisti trovati nel Rifugio Vecchio".

 

Il Gran Sasso ha restituito la salma di Mario Cambi, in "Club Alpino Italiano sezione dell'Aquila", Anno VI (1929), n° 60, L'Aquila, 1929, pag. 1.

Il 25 aprile del 1929 fu ritrovato il corpo di Mario Cambi sulla riva del Rio Arno a un chilometro circa dove era stato trovata la salma del suo amico di cordata Paolo Emilio Cichetti.

 

Il Gran Sasso svela dopo due mesi il suo segreto. Gli alpini e la Milizia Forestale hanno rinvenuto il cadavere dello studente alpinista Mario Cambi, in "Il Giornale d'Italia", Anno XXIX (1929), 26 aprile, Roma, 1929, pag. 4.

 

Paolone, Alpinismo, turismo e sci sul Gran Sasso attraverso l’Abruzzo sconosciuto, l’attrezzamento di Pietracamela, sui monti della neve eterna, in “Il Giornale d’Italia”, 23 aprile 1929, Roma, 1929, pag. 3.

L’articolo parla dei monti del Gran Sasso dal lato di Teramo. Prati di Tivo viene descritto come campo naturale e migliore che se ne conosca in Italia, “infatti esso racchiude in sé tutte le caratteristiche che gli sciatori, di qualunque specie, potrebbero desiderare”. I Patri di Tivo hanno possibilità di sfogo e di prolungamento sino alla radura dell’Aschiero (metri 1650) e del Laghetto, di Ara Pietra (m. 1900) che immette al vallone delle cornacchie verso il Ghiacciaio.

 

Sciagura a due alpinisti romani sul Gran Sasso, in " Il Gionale d'Italia", Anno XXIX (1929), 22 febbraio, Roma, 1929, pag. 4.

L'articolo ricostruisce l'incidente avvenuto a  Emilio Cichetti e Mario Cambi.

 

Teramo alla Salma di Mario Cambi, in "L'Italia Centrale", Anno XXXI (1929), lunedì 13 maggio 1929, Teramo, 1929, pag. 3.

Dopo due mesi il Gran Sasso restituisce la salma di Mario Cambi, figlio del comm. Ettore Cambi, consigliere di amministrazione delle Ferrovie dello Stato. Il giovane era perito insieme al compagno Paolo Emilio Cichetti, durante l'escursione dello scorso febbraio. La salma trovata alle sorgenti del Rio Arno, a poco più di tre chilometri dal luogo dove fu rinvenuto, pochi giorni dopo la disgrazia, il cadavere di Cichetti.

 

Beatrice Testa, L'Abruzzo nel mio cuore, con quaranta xilografie originali di Carlo D'Aloisio di Vasto, Napoli, Casa Editrice C.L.E.T. 1929.

 

Nello Verrua, Picco PIO XI, in "Antonianum", Anno XVIII (1929), n° 1-2, 8 dicembre, Padova, 1929, pag. 6.

Il 25 luglio 1929 ebbe luogo il battesimo del Picco XI a 2731 m. sulle pendici dell'Intermesole. La cerimonia si svolse nei pressi del bosco delle Mandorle. Vi erano circa un cenntinaio di persone con gli alpinisti convenuti da Teramo, Aquila, Roma, Forlì, Milano e Padova. Nell'articolo vi sono le seguenti foto, una di Gabriele Marramà che ritrare Picco PIO XI; l'altra "La cerimonia religiosa a Fonte Rionne (m. 1200) : Capanna Bafile e si vede una parte della cerimonia". La didascalia è stata corretta, forse dall'Autore, a penna.

 

Pietro Verrua, Al battesimo del Picco Pio XI, in " Il Veneto", anno XLII (1929), n° 204 del 27-28 agosto 1929, ritaglio di giornale con dati bibliografici incompleti conservato presso la  "Biblioteca Provincilae "Melchiorre Dèlfico", Archivio Abruzzese Savorini, busta "Gran Sasso d'Italia", 1929,  pag. 2.

Cerimonia di battesimo di Picco Pio XI. C'è una bella foto del Gran Sasso e i luoghi sono numerati a penna: 1) Vetta Est del Gran Sasso (m. 2914) - 2) Corno Piccolo (m. 2637) - 3) M. Intermesole (m. 2646) - 4) Arapietra (m. 2000) - 5) Pietracamela (m. 1005) - 6) Picco dei Caparai - 7) Picco Pio XI (m. 2350).

 

Piero Verrua, Il battesimo del Picco Pio XI durante una commovente cerimonia religiosa e sportiva, in "Il Giornale D'abruzzo e Molise", 23 agosto 1929, Teramo, 1929, pag. 4.

Comitiva di un centinaio di persone per il battesimo della vetta denominata "Pio XI", guidata sopra un mulo dal cappellano degli Aquilotti di Pietracamela don Remo Di Carlantonio. Vi aderiscono le due sezioni del CAI di Teramo e dell'Aquila.

 

Pietro Verrua, Le bellezze d'Italia. Il Gran Sasso d'Italia, in "Il Milite". Rivista mensile della 53^ legione M.V.S.N. Anno II - numero doppio (1 e 2) gennaio e febbraio 1929-VII, Padova, 1929.

Breve saggio di Pietro Verrua che descrive il Gran Sasso.

 

1930

Adunata di Alpini sul Gran Sasso d'Italia, in "Il Gazzettino", Anno VIII (1930), luglio 1930, Teramo, 1930, pag. 3.

Adunata organizzata dalla Sezione di Teramo dell'Associazione Nazionale Alpini, comandata dall'on. Nicola Forti, nei giorni 9 e 10 agosto. Nel'articolo viene riportato il programma delle due giornate, l'equipaggiamento e le quote di iscrizione.

 

Adunata sul Gran Sasso d'Italia 9-10 Agosto-VIII, in "L'Alpino. Giornale Quindicinale dell'Associazione Nazionale Alpini", anno II, n° 13 1 luglio 1930-VIII, Roma, 1930.

Adunata degli alpini al comando dell’ On. Nicola Forti comandante della sezione di Teramo ed ha avuto la piena approvazione di S. E. Manaresi presidente del Club Alpino Italiano.

 

Scoperta del Gran Sasso d'Italia, in "Corriere della Sera", 12 agosto 1930, Milano, 1930, pag. 5.

Scoperta del Gran Sasso da parte degli alpini che rappresentavano tutte le regioni italiane, con il 10° Reggimento comandato dall'on. Manasseri, Sottosegretario alla guerra. Partiti da Teramo raggiungono Fano Adriano in automobile e poi a piedi  per Pietracamela, ad Arapietra  viene allestita la tendopoli.

 

Ernesto Sivitilli, Gruppo del Gran Sasso D'Italia, Il Corno Piccolo, Aquila, Officine Grafiche Vecchioni, 1930.

Questo libricino è dedicato all’Avv. Michele Jacobucci “valorosa guida della gioventù montanara d’Abruzzo”.

“Queste modeste e brevi note, frutto della mia lunga conoscenza ed amicizia col Gran Sasso in genere, vogliono essere solo un atto d’Amore e di Fede: d’amore per quel meraviglioso gioiello d’architettura naturale che è il Corno Piccolo - di fede per lo sviluppo dell’alpinismo su di esso”. L’autore, inoltre, ringrazia il pittore Antonio Bartolomei per gli schizzi allegati al volume e la signorina Laura Paglialonga, “valorosa compagna d’ascensioni”.

Contiene le seguenti immagini: “La Parete meridionale”, “La Parete Orientale”, “La Parete Settentrionale”. Vi sono gli schizzi di ogni parete ad opera del pittore Antonio Bartolomei, dove si evidenziano i relativi itinerari. Alla fine del volumetto vi è allegata una carta “Carta schematica di orientamento con la toponomastica aggiornata”.

 

Sulle cime nevose del Gran Sasso d'Italia, i migliori sciatori centro-meridionali disputeranno il Trofeo delle Aquile, in "Il Giornale D'Italia", Anno XXX (1930), n° 97 di giovedì 29 aprile 1930, Roma, 1930, pag. 7.

Domenica 4 maggio avrà luogo l'ultima gara della stagione sciistica centro-meridionale, che dalla vetta del Monte Aquila attraversa Campo Pericoli e la Val Maone. All'interno dell'artico c'è una foto con un gruppo di persone così  numerate: 1) Dott. Sivitilli, Presidente del Sci Club Teramo - 2) Cav. Paolone, Commissario Prefettizio di Pietracamela - 3) On. Console, Nicola Forti - 4) Colonnello Zamboni, Presidente dello Sci Club Roccaraso - 5) Dott. Domenico Savini, Presidente del Club Alpino di Teramo.

 

Un ricordo della gita in Abruzzo organizzata dalla Università Popolare di Milano. 2-17 agosto 1930, offerto dall'Hotel San Gabriele Teramo, Tip. Ugo Appignani, 1930.

Foto ricordo agli escursionisti della Università Popolare di Milano, offerto dal Rag. Ettore Faranca proprietario direttore dell'Hotel San Gabriele. Sono tre stupende foto: "Il Gruppo del Gran Sasso d'Italia visto dalla terrazza dell'Hotel San Gabriele", "Isola del Gran Sasso - Hotel San Gabriele", "Hotel San Gabriele, Gran Sasso d'Italia e Basilica", non è riportato l'autore delle immagini.

 

Pietro Verrua, In vetta al Gran Sasso d'Italia sulle orme di S.E. Manaresi e degli Alpini e Alpinisti italiani., in " Il Veneto", anno XLIII (1930), n° 204 del 28-29 agosto 1930, ritaglio di giornale con dati bibliografici incompleti conservato presso la  "Biblioteca Provincilae "Melchiorre Dèlfico", Archivio Abruzzese Savorini, busta "Gran Sasso d'Italia", 1930, pag. 2.

Cronaca dell'ascensione fatta dall'autore con gli alpini. Durante l'ascensione incontra i sacerdoti Don Remo, cappellano degli aquilotti, Don Carmelo Paolone, Don Eusanio Di Nicola, abate di Fano a Corno, mons. Equizi, Don Pietro Dionisi, don Gaetano Sollecchia.

 

1931

 

Michele Jacobucci, Chi ha salito per primo il Gran Sasso D'Italia?, in "Rivista del Club Alpino Italiano" sede di Torino, Vol. L, 1931, Torino, 1931, pag14-16.

L'autore sostiene con molta determinazione che il primo a salire sulla vetta occidentale del Gran Sasso è stato il De Marchi, riconoscendo al Dèlfico il merito della prima conquista della vetta orientale.

Vi è una bella immagine: "Il Gruppo del Gran Sasso visto dall'Aquila", (Fot. Comitato Turistico Provinciale di Aquila).

 

In funivia da Assergi al Gran Sasso nel prossimo annuale della Marcia su Roma, in “Il Giornale d’Italia”, 7 marzo 1931, Roma, 1931, pag. 5.

Nell’articolo sulla funivia del Gran Sasso vi sono due immagini: “Gran Sasso d’Italia-Campo Imperatore” e Gran Sasso d’Italia-Corno Piccolo”.

 

Bruno Marsilii, Nuove ascensioni nel Gruppo del Gran Sasso d'Italia, in "Rivista mensile del Club Alpino Italiano", sede di Torino, Vol. L, n° 6 del giugno 1931, Torino, 1931, pag. 367-368.

Ascensione al Corno Grande, Torrione Mario Cambi, 1'ascensione della parete NO per la direttissima del Ghiacciaio del Calderone, con Antonio Pansa il 25 luglio 1930. Vi è lo schizzo di R. Chabod "La parete NE del Corno Grande (vetta orientale " sono segnate sia la via Jannetta che la via Sivitilli.

 

Francesco Pisarri, Le due vittime del Gran Sasso d'Italia, Cichetti e Cambi, in "Il giornale D’Abruzzo e Molise", Anno IX (1931) 15 febbraio 1931, Roma, 1931. pag. 5.

"Paolo Emilio Cichetti era di famiglia abruzzese: Mario Cambi era pittore: entrambi sono caduti sul nostro Gran Sasso".

 

Ernesto Sivitilli, Nuove ascensioni nel Gruppo del Gran Sasso d'Italia, in "Rivista mensile del Club Alpino Italiano", sede di Torino, Vol. L, n° 6 del giugno 1931, Torino, 1931, pag. 360-367.

Diverse ascensioni effettuate nel Gruppo del Gran Sasso, dall'autore e diversi altri scalatori.

Vi sono le seguenti immagini: "Corno Grande (vetta Orientale, m. 2908 - parete NE", (neg. V. Di Feliciantonio); "Forchetta del Calderone - Torrione "M. Cambi"(m. 2800 c.)", (neg. P. Haass).

 

1932

L'avventura dei quattro studenti universitari, sperduti fra le nevi d'Abruzzo in un dettagliato rapporto al Prefetto di Aquila, in " La Tribuna", Anno XI (1932), 6 gennaio 1932, Roma, 1932, pag. 7.

Quattro universitari romani: Franco Danesi, Aldo Picozzi, Scheda Paolo e Clodio Mariani, componenti di una escursione alpinistica, sotto una tormenta di neve, sono dispersi. La sezione del C.A.I. dell'Aquila, sotto la direzione del cav. Jaconucci ha organizzato i soccorsi con una squadra.

 

Giuseppe Bertoni, Giovinezza d’Italia sui monti e in Ungheria, in “Il Giornale d’Italia”, 31 luglio 1932, Roma, 1932, pag. 5.

L’articolo viene scritto dal Rifugio Duca degli Abruzzi (m. 2350 sul livello del mare), il 29 luglio e tratta della settimana alpinistica del Guf (Gruppi Universitari Fascisti) dell’Italia Centro-Meridionale. Vi sono tre foto: “Il Pizzo Intermesoli del Gran Sasso” “Verso la vetta Occidentale del Corno Grande” e “Un gruppo di goliardi al Rifugio “Duca degli Abruzzi””, nel gruppo si vede una figura femminile con un cappello bianco, molto probabilmente è Marietta la cuoca del Rifugio definita dall’articolista “Marietta stella alpina”.

 

Aldo Bonacossa, Gran Sasso d'Italia,  paradiso dello sci, in "Rivista mensile Club Alpino Italiano", Vol. LI, dicembre 1932, n° 12, Torino, 1932, pag. 722-732.

Prima ascensione con gli sci effettuata dall'autore il 26 marzo 1923, partendo da Teramo a Montorio con la corriera e, poi fino a Rio Arno. Dopo Ponte Arno inizia la salita per Pietracamela, qui pernotta. Il 27 mattina con un portatore per gli sci si inizia la salita. Aldo Bonacossa relaziona su diverse ascensioni effettuate in periodi diversi insieme al pittore comasco Achille Binagli. Molto probabilmente le foto che corredano il seguente articolo sono state tutte scattate durante queste escursioni: “Corno Piccolo, salendo al Ghiacciaio del Calderone”, “Monte Camicia panorama da sud e sud-est”, “Campo Imperiale verso M. Bolza”, “Panorama verso La Fossa di Paganica, ad est della Capanna Bafile”, “Monte Prena”, “Campo Imperiale dove si vede il Monte Brancastello”, “Campo Imperiale col M. Bolza”, “Monte Sella d’Intermesole”, “Pizzo Cefalone”, “Vetta Orientale del Corno Grande dall’Arapietra”. Tutti i negativi sono di Aldo Bonacossa.

 

Luigi Bottazzi, Il Gran Sasso montagna di Roma, in "Il Giornale d'Abruzzo e Molise", Anno X (1932), 9 ottobre 1932, Roma, 1932, pag. 1.

Si parla di una prossima apertura di una funivia che permetterà al Gran Sasso di diventare la montagna di Roma, adatta alle escursioni estive e agli sport invernali.

 

Fra i monti dell’Abruzzo, in “Rivista mensile Club Alpino Italiano”, Vol. LI, Settembre 1932, n° 9, Torino, 1932, pag. 563-568.

L' articolo raccoglie testimonianze di diversi autori: Antonio Giancola, E. Tomassi e G. Marinangeli. Corredato delle seguenti foto: "Corno Grande del Gran Sasso d'Italia. La "direttisima" alla vetta centrale fino al Ghiacciaio del Calderone", (Neg. P. Haass); "Corno Grande: cresta ENE" (Neg. P. Haass); "La cresta NNE del Corno Grande" (Neg. M. Jacobucci); "Il versante NE del Pizzo Cefalone" (Neg. P. Haass).

 

G. B., Una grande ferrovia aerea per raggiungere le più alte vette del Gran Sasso, in “Il Giornale d’Italia”, 7 settembre 1932, Roma, 1932, pag. 6.

Articolo sulla funivia del Gran Sasso voluta dall’On. Adelchi Serena.

 

Ninì Pietrasanta, Nel Gran Sasso d’Italia, in “Rivista mensile Club Alpino Italiano”, Vol. LI, dicembre 1932, n° 12, Torino, 1932, pag. 733-739.

L’autore, iscritto alla sezione di Milano del CAI, riporta impressioni di diverse escursioni effettuate sul Gan Sasso d’Italia in compagnia del pittore Binagli e il conte Aldo Bonacossa. Le escursioni riportate sono: “La traversata del gruppo da un campo all’altro”, “La prima salita cogli sci della Vetta Orientale del Corno Grande”.

 

Provincia di Teramo, a cura dell'Associazione turistica "Aprutium", Associazione turistica "Aprutium" (a cura di), col concorso del consiglio provinciale dell'economia, Teramo, Casa ed. Fabbri, 1932.

Guida della provincia di Teramo con i maggiori centri turistici, le località montane con itinerari turistici e itinerari alpinistici. Vi sono molte foto del Gran Sasso, riportate in altre pubblicazioni, sono: "Il Gran Sasso dal versante teramano", "La Valle Siciliana", "Gran Sasso d'Italia - Ghiacciaio", "Teramo - Panorama", "Pietracamela - Prati di Tivo", "Gran Sasso d'Italia e Conca di Isola", "Pietracamela - Panorama", "Il Monte Camicia dai ruderi del castello di Pagliara", "La Giunchiera di Intermesoli".

 

Riziero Rainaldi, La superba terrazza d'Italia. Il Gran Sasso ed il suo raggio panoramico di 200.000 Kmq, in "Il Giornale D'Abruzzo e Molise", Anno X (1932), 3 luglio 1932, Roma, 1932, pag. 1.

 

Pietra Verrua, Le pendici del Prena e l'Alta Valle del Ruzzo,  nel gruppo del Gran Sasso d'Italia, Varese, Stabilimento Tipografico "Littorio", 1932.

Le foto inserite in questo piccolo saggio evidenziano la geografia del gruppo. "Gran Sasso d'Italia: 1) Monte Prena; 2) Monte Infornace; 3) Brancastello. Sotto l'Infornace il Cimone di Santa Colomba, con a destra il vallone del Malepasso, e a sinistra il vallone del Ruzzo, in basso, la strada Isola Castelli, a 400 m." (Neg. V. Di Feliciantonio). "Isola del Gran Sasso con panorama del : 1) M. Tremoggia; 2) M. Camicia; 3) Vado di Ferruccio; 4) M. Prena. Sotto il Camicia la punta di S. Maria a Pagliara." (Neg. Nello Verrua). "La Valletta di Pretara, sottostante al M. Prena, e solcata dal Ruzzo. Attraverso il bosco alle falde del Prena si vedono le striature bianche della strada Cidonio." (Neg. Nello Verrua). "Ruzzo: Salto del Mescatore, nella Solagna dell'Inferno" ( Neg. Nello verrua).

 

1933

La Funivia Aquila-Gran Sasso che consentirà di raggiungere da Roma in tre ore l'alta montagna, in "La Tribuna", Anno XII (1933), 11 novembre 1933, Roma, 1933, pag. 1.

Il Vice podestà dell'Aquila, avv. Centi Colella e il Segretario Generale del comune Gianfelice si recano a visitare la funivia del Gran Sasso di prossima inaugurazione. Vi sono due foto "Il massiccio del Corno Piccolo" dove alla base si vede un campeggio con dei campeggiatori e, "L'albergo a quota 2200".

 

1934

Luigi Bottazzi, Sul Gran Sasso d’Italia, in “Corriere della Sera”, 19 novembre 1934, Milano, 1934, pag. 3.

Articolo scritto in occasione di una ricognizione inaugurale dell’albergo costruito a Campo Imperatore.

 

Come si raggiunge il Gran Sasso d'Italia, in "La Tribuna", Anno XIII (1934), 30 novembre 1934, Roma, 1934, pag. 7.

Articolo di promozione della stazione invernale del Gran Sasso.

 

Corrado De Vita, Mete e visioni del Gran Sasso d'Italia. Una delle più lunghe funivie d'Europa - Le prime nevi - Pittoreschi pianori dell'Appennino abruzzese, burroni, giogaie - In vista dell'Adriatico e del Tirreno - Un albergo di fate ad oltre duemila metri - Rifugi, vette, la più lunga pista d'Europa, pernici, lepri, centro mondano e alpinistico, ragazze in pantaloni - Si scende al tramonto verso la vallata, in "La Tribuna", Anno XIII (1934), 20 settembre 1934, Roma, 1934, pag. 3.

Articolo per la promozione turistica del Gran Sasso scritto da un giornalista componente di una comitiva dei maggiori quotidiani e da esponenti delle maggiori organizzazioni turistiche ed alberghiere.

 

E' stato scalato il Monte Pareti?, in "La Tribuna", Anno XIII (1934), 26 settembre 1934, Roma, 1934, pag. 5

L'articolista riferisce di una scalata effettuata da giovani ardimentosi di Pietracamela.

 

In funivia sui campi di neve del Gran Sasso, in " La Tribuna", Anno XIII (1934), 13 novembre 1934, Roma, 1934, pag. 5.

L'autore parla della funivia del Gran Sasso che sta per essere collaudata ed aperta al pubblico, ove confluirà numeroso popolo sportivo e il Gran Sasso diverrà la montagna di tutta l'Italia centrale.

 

Tendopoli gogliardica ai Prati di Tivo, in "La Tribuna", Anno XIII (1934), 19 luglio 1934, Roma, 1934, pag. 5.

"Il Gruppo Universitario Fascista di Teramo indice ed organizza dal 30 luglio al 6 agosto prossimo un campeggio ai Prati di Tivo, in località Fonte Corea, a circa m. 1400 di altitudine sul mare" Sotto il titolo dell'articolo vi è una foto così intitolata: Una veduta dei Prati di Tivo dominati dal massiccio del Corno Piccolo." (Foto Michetti)

 

1935

Vittorio Cortiglioni, 7° Campeggio Dopolavoro ai Prati di Tivo del Gran Sasso, foglio di carta volante spedita da O.N.D. (Dopolavoro Provinciale di Teramo) e ricevuta dall’ Acquedotto del Ruzzo, Teramo, 1935, pag. 1.

Lettera inviata dal Segretario Federale Presidente (Vittorio Cortellini), ed indirizzata ai Sigg. Dirigenti gli Uffici Pubblici, dove la Federazione Italiana dell'Escursionismo - Delegazione VI° Zona - con la collaborazione del dopolavoro provinciale indice ed organizza, dal 28 luglio al 25 agosto c.a., il 7° campeggio Dopolavoristico sui Prati di Tivo di Pietracamela. Nella lettera si ribasce l'importanza della manifestazione per la valorizzazione turistica della zona montana, scelta fra tredici province. La lettera ha il timbro dell'Acquedotto del Ruzzo di Teramo. Ricevuto il 19-7-1935 n° 1006.

 

Walter Merlini, Gita in comitiva con gli innamorati del Gran Sasso, in “ Il Messaggero”, Anno XII (1935), mercoledì 10 aprile 1935, Roma, 1935, pag. 8.

Comitiva di sciatori formata da un nutrito gruppo femminile.

 

Antonio Micozzi Vescovo di Teramo, La Croce sulla Cima del Gran Sasso e una Cappella votiva alla "Madonna del Gran Sasso" a ricordo del Congresso - La partecipazione della Gioventù Maschile e Femminile Italiana. L'Appello del Vescovo di Teramo, in "Squille Eucaristiche" Supplemento a "L'Araldo Abruzzese" - Organo della Giunta Diocesana, Anno XXXII (1935), n° 5-6 del 20 maggio 1935, Teramo, 1935, pag. 3.

Il Vescovo Micozzi ricorda la celebrazione della santa messa sulla vetta del Gran Sasso e la benedizione della Croce.

 

Raduno alpinistico al Gran Sasso d'Italia nei giorni 31 agosto e 1 settembre 1935, organizzato dal Club Alpino Italiano Sezione di Teramo,  Teramo, 1935.

Programma del Raduno indetto dalla sezione del C.A.I di Teramo, "Raduno alpinistico al Gran Sasso d'italia, nell'occasione del collocamento di una croce sulla vetta occidentale del Corno Grande (quota 2921) e della statua della "Madonna del Gran Sasso", in regione Arapietra (quota 2015) a ricordo dell'XI. Congresso Eucaristico Nazionale". Nel programma si evidenzia che il pernottamento nei rifugi avverrà su dei pagliericci posti in terra, i partecipanti dovranno munirsi di coperte.

 

Settimo Campeggio dopolavoristico dal 28 luglio al 25 agosto 1935-XIII.  Prati di Tivo del Gran Sasso d'Italia. Pietracamela (m. 1330 s. l. m.), ad opera dell' Opera Nazionale dopolavoro.

Federazione italiana dell'Escursionismo delegazione della VI° zona, Ancona, Ancona, 1935.

Programma del campeggio a Pietracamela. Nella prima di copertina vi è una bella immagine del "Gran Sasso". Vi sono riportate brevi cenni su Pietracamela, Corno Grande e Corno Piccolo. Oltre al regolamento, è indicato il menù, i prezzi delle autolinee e gli itinerari per raggiungere il campeggio. Le immagini presenti, oltre quella già citata, sono 3 foto della vetta del Corno Grande e Corno Piccolo da tre punti diversi.

 

La statua della Madonna e la Croce sul Gran Sasso, in "L'Araldo Abruzzese" Organo della Giunta Diocesana, Anno XXXII (1935) n° 9, 1 settembre 1935, Teramo, 1935, pag. 3.

 

1936

Dino Tonini, Il Ghiacciaio del Calderone del Gran Sasso d'Italia, in "Bollettino del Club Alpino Italiano", Sede centrale di Torino, Vol. XLIII, Torino, 1936.

L'autore relaziona dei suoi rilievi al Ghiacciaio del Calderone iniziati nel 1933 e ripetuti fino al 1935, effettuando diverse foto, dove viene documentato il livello del ghiacciaio.

Le immagini: "Il Ghiacciaio del Calderone sotto la vetta Centrale (8 sett. 1934)", "Parte superiore del Ghiacciaio del Calderone (8 sett. 1934)", "Parte inferiore del Ghiacciaio del Calderone (8 sett. 1934)", "Il Ghiacciao del Calderone dal lato Nord-Ovest ( 8 sett. 1934)", "Crepacci del Ghiacciaio del Calderone (8 sett. 1935)", "Zonatura superficiale del Ghiacciaio del Calderone (8 sett. 1935)", "Variazione del Ghiacciaio del Calderone, Fotografie della stessa zona (lato sinistro), ad un anno di distanza: 1934 (foto superiore) e 1935 (foto inferiore)",. Tutti i negativi sono di Dino Tonini. Vi sono anche due carte "Regione Centrale del Gran Sasso d'Italia" e "Ghiacciaio del Calderone del Gran Sasso d'Italia (Rilievo dell'8 settembre 1934-XII° e variazioni all'8 settembre 1935-XIII°)".

 

Renato Caniglia, Le sorprese del Gran Sasso, in “Il Giornale d’Italia”, 18 dicembre 1936, Roma, 1936,  pag. 3.

Articolo sulla funivia e l’albergo di Campo Imperatore.

 

50°. Anniversario del rifugio Garibaldi nel Gran Sasso d'Italia 1886-1936, raduno alpinistico sul Gran Sasso d'Italia per celebrare l'avvenimento, 27-28-29 giugno, organizzato dalla Sezione di Roma del Club Alpino Italiano, Roma, Club Alpino Italiano, Sez. di Roma, 1936.

L'opuscolo fa una storia dell'alpinismo sul Gran Sasso, dividendolo in tre periodi. Dal 1870 al 1914 decorre il primo periodo: I pionieri. Dal 1911 al 1931 il secondo: I senza guide. Dal 1931 in poi il terzo: I contemporanei. All'interno vi sono delle foto meravigliose, alcune in particolare, "L'imponente aspetto del Gruppo del Gran Sasso visto dall'aereo",

"La Vetta Centrale e il Torrione Cambi dal Ghiacciaio del Calderone".

 

Roberto Colosimo, L'Acciamento delle sorgenti del Ruzzo, sul Gran Sasso d'Italia, Roma, Stab. Tip. Del Genio Civile, 1936.

Vi sono le seguenti immagini "Fossaceca-Cascata a valle dell'idrometro basso (quota 933)", "Piede della cascata detta "Piasciarellone"", "Imbocco della galleria al Mescatore", "Scala di accesso alla finestra dell' 8° imbocco della galleria a Valle dell'Inferno", "Passerella tra due finestre di attacco della galleria rampante a Valle dell'Inferno", "La galleria rampante alla sommità di una gradinata presso una finestra", "Tratto di galleria rampante a monte della sorgente del Mescatore", "Tratto di galleria rampante a gradinata", "Scavo all'aperto per l'allacciamento delle sorgenti alte Fossaceca", "Cunicolo alle sorgenti alte del Fossaceca", "Interno del sedimentatore - Imbocco della galleria rampante a gradinata". Vi sono anche due carte di Tavole delle Sorgenti del Ruzzo - Planimetria generale e Galleria rampante di presa e di eduzione.

 

Ezio G. Dell'Orso, Conoscere il Gran Sasso d'Italia, in " La Tribuna", Anno XIV (1936), 13 settembre 1936, Roma, 1936, pag. 5.

Articolo che esalta  le bellezze naturali del Gran Sasso. Vi sono due foto, in primo piano una giovane donna che calza scarpe da montagna; l'altra un gruppo di scalatori su una vetta.

 

Ezio G. Dell'Orso, Il fascino di Campo Imperatore. Da Aquila al Gran Sasso - Il paradiso degli sciatori - Fantasia in bianco e nero, in "La Tribuna", Anno XIV (1936), 15 aprile 1936, Roma, 1936, pag. 4.

Articolo che spinge lo sci primaverile tra le bellezze del nostro Gran Sasso.

 

Il grandioso pellegrinaggio ad Ara Pietra per onorare la vergine del Gran Sasso, in "L'Araldo Abruzzese" Organo della Giunta Diocesana, Anno XXXIII (1936), n° 15-16, 3 settembre1936, Teramo, 1936, pag. 4.

Commemorazione della Vergine del Gran Sasso. La messa è celebrata dal cappellano degli Aquilotti del Gran Sasso Don Remo Di Carlantonio .

 

Renato Molinari, Itinerari montani d'Abruzzo,  Arapietra, In "La Tribuna", Anno XIV (1936), 21 gennaio 1936, Roma, 1936, pag. 4.

 

Secondo Scudo d'Abruzzo. Trofeo turistico R.F.M.I. Teramo 23-26 luglio 1936, Roma, Stab. Tip. Società editrice "il Messaggero", 1936.

All'interno vi è la riproduzione della litografia raffigurante una strada con pastori e pecore e sullo sfondo il Gran Sasso siglato da  S.F. (Salvatore Fumo) con titolo "Abruzzo pittoresco".

 

Pietro Verrua, La Valle e l'Acquedotto del Ruzzo, Teramo, Casa Editrice Tipografica Teramana del Cav. Luigi D'Ignazio,1936-XIV.

Vi sono molte foto tutte di Nello Verrua. Non sono molto nitide, forse per la scarsa qualità della stampa. Presso il Museo Nazionale della Montagna, rif. Cartella 304/ 1746-1747, sono state trovate le seguenti immagini: "Cascate del Malepasso" 27311, "Il Corso incassato del Ruzzo" 27312, "Salto del Mescatore" 27313, "Il Pisciarellone" 27314, "Valle del Ruzzo" 27315, "Alto e medio Corso del Ruzzo" 27316, "Sorgenti del Mescatore" 27317, "Il Peschio" 27318, "Planimetria delle Sorgenti del Ruzzo" 27319.

 

1937

Pietro Verrua, Toponimi montani delle Alpi e dell'Appennino, Firenze, Coi tipi dell'Istituto Geografico Militare, 1937, Estratto da "l'Universo" Rivista mensile dell'Ist. Geografico Militare Anno XVIII (1937), n° 3 Marzo 1937.

Vi sono delle belle immagini: "Gran Sasso d'Italia - indicate le varie punte 1)Vado di Corno, 2) Monte Aquila, 3)Corno Grande, 4)Corno Piccolo; dalla strada Isola-Fano, lungo il Mavone. Il Gravore biancheggia a piè della parete, perpendicolarmente sotto la vetta di Corno Grande."; "Gran Sasso d'Italia - Parte superiore del nevaio o Gravone alla base della parete verticale Nord di Corno Grande, durante l'estate del 1930."; "Gran Sasso d'Italia. Altro accesso praticabile della bocca del nevaio o Gravone nel luglio 1930."; "Gran Sasso d'Italia. - Bocca del Nevaio o Gravone sotto la parete di Monte Corno a circa 1500 m. nel mese di luglio 1930.".

 

1938

Mario Esposito, La Prima ascensione sul Gran Sasso D'Italia e l'esplorazione della Grotta Amare (agosto 1573) secondo il racconto inedito di Francesco De Marchi da Bologna, in "Bollettino della R. Società Geografica Italiana", Anno LXXII (1938), vol. LXXV dell'intera collezione, Roma, 1938, pag. 178-205 e in Sul Gran Sasso d'Italia : le ascensioni dal 1573 al 1913, Colledara Andromeda, 1994, pag. 34-61.

Mario Esposito in questo saggio documenta l' ascensione sul Gran Sasso dal versante Aquilano, descritta nel  grande trattato Della Architettura Militare del capitano Francesco de Marchi. "Il Principe degli architetti militari", nacque a Bologna al principio dell'anno 1504 e morì negli Abruzzi, ad Aquila, il 15 febbraio 1576. Era al servizio di Margherita d'Austria. Il racconto della salita sul Monte Corno fa parte del capitolo 4 del libro VI. Nell'agosto 1573, in compagnia del milanese signor Cesare Schiafinato e dell'aquilano Diomede raggiunge un "Castello denominato Sercio" l'attuale Assergi, dove trova "certi Chacciatori di Camoccie". Uno di questi, tal Francesco Di Domenico e Simone Di Giulio con suo fratello Giovanpietro  lo accompagnano nell'ascensione.

Lo stesso giorno del ritorno, molto probabilmente il 20 agosto 1573, l'ingegnere riparte per compiere l'esplorazione della Grotta Amare con il gentiluomo aquilano, Messer Sebastino Malacaccia, e come guide due preti di Assergi.

L'Ing. Jacobucci, presidente della sezione dell'Aquila dell'associazione Nazionale alpini, dopo aver letto l'articolo di Mario Esposito scrive una lettera alla rivista Geologica "A proposito della Grotta Amare nel gruppo del Gran Sasso D'Italia", dove conferma l'esistenza della grotta. "Ne ho fatto una ricognizione insieme agli altri alpini: Nino e Federico Federici, Domenico D'Armi e Giuseppe Faccia, trovandola interessantissima”.

 

Pietro Verrua, "Da Civitella a Isola?!… NO!, Teramo, Casa Editrice Tipografica Teramana del Cav. Luigi D'Ignazio, 1938.

Una bella foto di Isola con vista del Gran Sasso.

 

Pietro Verrua, Floruit solitudo, Loreto, Tipografia Otello Marchesini, 1938, Estratto da "L'Ideale della Gioventù Cattolica, - omaggio a San Gabriele dell'Addolorata nel 1° centenario della sua nascita 1838-1938.

L'articolo tratta delle vette visibili guardando la catena del Gran Sasso dal Santuario di San Gabriele di Isola del Gran Sasso. Corredano l'articolo una serie di belle foto di Nello Verrua, non molto chiare, dovute sicuramente alla qualità della stampa.

 

1939

Pietro Marcozzi, Monte Corno Nume di Pietra, da "Le Vie d'Italia" Rivista mensile della C.T.I., luglio 1939, Milano, 1939.

"Monte Corno Nume di Pietra" cosi è intitolato il breve saggio dell'autore su Monte Corno "Il Gran Sasso esprime l'acerba e schietta bellezza della terra degli Abruzzi ... oscuro è il mito di Monte Corno. Un Gigante, un mume che il fato rese di pietra? Certo, fu oggetto di culto religioso”.  Accompagnato da splendide foto: "I Prati di Tivo, alle falde del Corno Piccolo e del Corno Grande", "Il Corno Grande e il Corno Piccolo. In primo piano, i prati della Schiera di Arapietra." (Fot. Orlando), "Il Corno Piccolo, la più bella ed ardita vetta del Gran Sasso" (Fot. Orlando), "Il Ghiacciaio del Calderone, ai piedi della vetta Orientale del Corno Grande" (Fot. Orlando), "Il Pizzo Cefalone e il Monte Corvo" (Fot. Orlando), "La strada del Ruzzo" (Fot. Orlando), "dalla "Carta automobilistica d'Italia al 200.000", edita dalla C.T.I.".

 

1940

Pietro Marcozzi, Il Gran Sasso d'Italia e la "Valle Siciliana", da "Le Vie d'Italia" Rivista mensile della C.T.I., febbraio 1940, Milano, 1940.

Libricino con belle immagini: "La Valle del Mavone", "Pietracamela, l'antica Pietra Cimmèria", "Isola del Gran Sasso d'Italia", "La Val Mavone e la Conca dell'Oro", "Atri - antica stampa (Coll. Marcozzi)", "La chiesa Basilicale di San Giovanni al Mavone o "Ad Insulam"", "Castelli, ai piedi della gigantesca parete del Monte Camicia".

 

Giovanni Titta Rosa, I giorni del mio paese, illustrazioni di Michele Cascella, Torino, Società editrice internazionale, 1940.

Parla della vita del mondo contadino. A pagina 7 vi è una belissima illustrazione, siglata M.C. (Michele Cascella) dove viene raffigurata tutta la semplicità e la caparbietà del mondo delle popolazioni montane.

 

1948

T. A. H. Peacocke, Six Months in the Abruzzi Apennines, in "The Alpine Journal", Vol. 56, 1947-48, Londra, 1948, pag.108-120.

Relazione letta da T. A. H. Peacocke al Club Alpino il 4 marzo 1947. All'interno dell'articolo è riportata una carta del Gran Sasso e, le seguenti due foto: "Corno Grande, Torri Cambi, Forchetta del Calderone, Valle dell'Inferno", "Corno Piccolo", "Corno Piccolo, East Face. Sella dei due Corni on left", "Building A. Snowhole" tutte le foto sono di (Photo, T. A. H. Peacocke).

 

1949

Teramo, prima mostra del prodotto e delle attività abruzzesi 12 giugno - 3 luglio 1949, ad opera della Mostra della Maiolica antica e della ceramica moderna, Pescara, 1949.

Uno stupendo panorama di "Teramo", e una bellissima foto di "Castelli - Panorama con il "Gran Sasso d'Italia"".

 

1950

Andrea Bafile, Domenico D'Armi, Fredi Mallucci, Scalate sul Gran Sasso,[ l'Aquila, Club Alpino Sezione dell'Aquila 1950], (Roma, Tecnica Grafica, 1950).

Il libricino manoscritto descrive alcune ascensioni tra le più suggestive e maggiormente frequentate. Contiene diversi schizzi, uno del Gruppo del Gran Sasso e numerose ascensioni tutti siglati A. Bafile: "Itinerario n° 4", "Corno Grande - Parete Sud", "Corno Grande Versante Sud-Est", "Corno Grande - Versante Nord-Ovest", "Corno Piccolo - Parete Est", "Le Fiamme di Pietra", "”Punta dei due","Corno Piccolo - Cresta Ovest”".

 

Stagioni d'Abruzzo, l'Inverno, Ente provinciale per il turismo - Chieti (a cura di), Chieti, Tipografia Moderna, 1950.

Una bellissima copertina disegnata dal Prof. Biase Capanna di Chieti, rappresenta un paesaggio invernale con due zampognari. Allinterno diverse foto della montagna abruzzese: "Le grandiose quinte di Chieti: la Maiella" (Fot. E.P.T.); "L'Aquila nella bianca cerchia dei suoi monti" (Fot. E.P.T.); "Gli sci attendono nella solitudine del Gran Sasso" (Fot. E.P.T.); "Le Montagne Madri sopra le dimore umane" (Fot. Verlengia); "Le grandiose quinte di Chieti: il Gran Sasso d'Italia" (Fot. Bellomo); "il Gran Sasso e lui" (Fot. E.P.T.); "Maiella - sole sulla faggeta" (Fot. Moscarini); "Verrà la primavera e, col suo alito, sveglierà la Bella Addormentata sotto la neve del Gran Sasso" ( Fot. De Francesco); "Incontro al bosco del Gran Sasso" (Fot. E.P.T.); "L'Appennino dell'Abruzzo teramano simile a una carovana boreale" (Fot. Finizio); "La ghiacciaia dantesca sul Gran Sasso" (Fot. Moscarini).

 

1963

Francesco Marchi, Il monte che è detto Corno, estratto dalla "Rivista mensile" del Club Alpino Italiano",n° 7-8 del luglio - agosto 1963, Torino, 1963, pag. 14-20.

Stralcio tratto dalla redazione definitiva curata e trascritta da Mario Esposito dal Codice autografo fiorentino. All'interno dell'artico vi sono le seguenti immmagini: 1) "Il monte Corno (versante orientale) visto da Fano a Corno (F). Da sin. il M. Aquila, il Corno Grande e il Corno Piccolo", (dis. di D. Eugenio Michitelli, inserito nella relazione di Orazio Delfico - anno 1794); 2) "Il Gran Sasso d'Italia", (dis. di E. Caberla, da "Jahrbuch des S.A.C.", 1875-76); 3) "Monte Corno", (dis. del De Marchi - 1573); 4) "Il capitano ingegnere militare Francesco De Marchi, bolognose, primo salitore del Gran Sasso d'Italia".

 

Giuseppe Profeta, Il Gran Sasso e la leggenda del Gigante addormentato, in " Almanacco d'Abruzzo" 1963, Teramo, 1963.

"Da millenni le genti d'Abruzzo, sollevando il capo… volgendo lo sguardo verso la linea dell'orizzonte, scorgono "L'azzurra visione" del Gran Sasso d'Italia... Fedele Romani, nel suo libro "Colledara", fa una suggestiva descrizione del Gran Sasso nell'imminenza di un temporale e lo chiama "Nume di Pietra" e dice che un tempo l'occhio fantastico del popolo vi vide scolpita la testa di Napoleone". Vi è una bellissima foto senza autore.

 

Virgilio Ricci, L'ingegnere cinquecentista Francesco De Marchi e la sua ascensione sul Gran Sasso D'Italia, in "Rivista mensile del Club Alpino Italiano", Vol. LXXXII, n° 7-8, Torino, 1963, pag. 3-13.

L'autore parlando del De Marchi lo definisce "questa forte tempra di uomo”, è figura singolare, di grande rilievo, ma rimasta per molti aspetti nell'ombra ancora e avvolta nell'incertezza.Vi sono delle belle immagini: 1)"Gran Sasso d'Italia: Corno Grande, vetta orientale, Vallone delle Cornacchie, vetta occidentale, Corno Piccolo. Versante settentrionale." (foto di C. Landi Vittorj), 2) "Parco Nazionale d'Abruzzo, Gruppo delle Mainarde. Da sin.: M. Forcellone (m 2030) e M. Cavallo (m 2039); in primo piano il Vallone Venafrana", (foto di C. Landi Vittorj), 3) "Gran Sasso d'Italia: Ghiacciaio del Calderone. Da sin.: vetta centr., Torrione Cambi, Forchetta Calderone, Madonnina", (foto di C. Landi Vittorj), 4) "Gran Sasso d'Italia: Corno Piccolo, parete N.", (foto di C. Landi Vittorj), 5) "Gran Sasso d'Italia: Corno Piccolo, parete E parte centale, dove salgono tre vie con tratti di 6° e artificiale", (foto di C. Landi Vittorj), 6) "Il Rifugio Garibaldi al Gran Sasso d'Italia nel 1900 circa".

 

1968

Serafino Razzi, Viaggi in Abruzzo  inedito del 16° secolo, introduzione e note di Benedetto Carderi O.P. Pescara, Stamperia d'arte di Nicola D'Arcangelo,1968.

Parla dei viaggi fatti in Abruzzo nel 1575 e cita Abbacuche, Isola della Valle" Terra murata tra due fiumi, Maone e Ruzzo, e sotto l'alto monte Cornio… lavorano gli isolani di panni lana", Castella, Monte Cellino, Scorrano, Campli e Teramo. Vi sono due immagini di Teramo e Campli. Inoltre una Tavola con veduta di Teramo, sullo sfondo tutta la montagna teramana, dall'opera di Pacichelli.

 

1969

Renato Lefevre, Il Capitano Francesco De Marchi "Ingegnere del 500". Notizie per una bio-bibliografia, in "Accademie e Biblioteche d'Italia", anno XXXVII (1969), n° 2, Roma, 1969, pag. 138-148.

Notizie e scritti sul Capitano Francesco De Marchi.

 

1972

Cartografia generale del Mezzogiorno e della Sicilia,  Ernesto Mazzetti, (a cura di), Napoli, ESI. 1972, 2 voll.

 

Jean Demangeot, Le Gran Sasso et le "Système gèodynamique", in "Abruzzo" rivista dell'istituto di studi abruzzesi, Anno X (1972), n° 1-2-3- gennaio-dicembre Teramo, 1972, pag. 28-38.

 

Carlo Landi Vittorj e Stanislao Pietrostefani, Gran Sasso d’Italia, Milano, Club alpino italiano e Touring club italiano, 1972, 3. ed. ampliata e aggiornata.

Riporto dalla presentazione: “Il Gran Sasso d’Italia è l’unico gruppo montuoso dell’appennino che si distacca nettamente dagli altri monti dell’Italia Centrale e Meridionale per le sue caratteristiche prettamente alpine…Nel marzo 1943, allorché usci la prima edizione di questa guida, nessuna pubblicazione esisteva per il Gran Sasso, atta ad illustrare integralmente gli aspetti geografici, turistici ed alpinistici e sciistici, fatta eccezione della Guida del Gran Sasso di Enrico Abbate, edita nel 1888… e guida del Corno Piccolo di Ernesto Sivitilli.”.

 

1975

Centro di Ricerche Storiche "Abruzzo Teramano", Atti del terzo convegno Viaggiatori europei negli abruzzi e Molise nel XVII e XIX sec., Teramo-Giulianova, 19-20 settembre 1974, Teramo, Centro di ricerche storiche Abruzzo teramano, 1975.

Atti del Convegno svoltosi a Teramo e Giulianova nel settembre 1974 a cura del "Centro di Ricerche Storiche Abruzzo Teramano", presieduto dall'Avv. Riccardo Cerulli . In Appendice ricca bibliografia dei viaggi in Abruzzo da parte dei viaggiatori stranieri, a cura di Adelmo Marino, fondamentale guida anche per il presente lavoro.

 

Omaggio al Gran Sasso, i cento anni della sezione aquilana 1874-1974, a cura del Club Alpino Italiano, Sezione dell'Aquila,  L'aquila, Club Alpino Italiano, sezione dell'Aquila, 1975.

Interessante pubblicazione che ripercorre non solo la storia della sezione, ma anche la storia politica, culturale e sociale della città dell'Aquila. Corredata da importanti documenti storici e da iconografie capaci di documentare l'intensa e significativa attività nel tempo.

 

1976

Primo Levi, Abruzzo forte e gentile, impressioni d'occhio e di cuore, Sulmona, Lib. Ed. A. Di Cioccio, 1976.

Dall'introduzione di Virgilio Orsini "Fra i tanti pensieri di Primo Levi senior v'è una frase lapidaria. Abruzzo Forte e

Gentile. Qualifica tutto: spirito e materia, anime e rocce di questa "porzione" d'Italia ch'è il nostro Abruzzo." Tra le immagini "Gran Sasso d'Italia (versante meridionale) di E. Coleman.

 

1979

Craven Keppel, Viaggio attraverso l'Abruzzo e le province settentrionali del Regno Napoletano, Sulmona,  Di Cioccio, 1979.

Il viaggio di Craven avvenne nel 1835. Buona descrizione di Teramo, non si recò sul Gran Sasso, lo vide da lontano " Le montagne che circondano Teramo...impediscono anche effettivamente di vedere il Monte Corno dalla città, ma una leggera salita di pochi minuti su una delle loro pendici, immediatamente lo riporta alla vista".

 

1980

Antonio Mascitti, Orazio Dèlfico e la salita al Gran Sasso D'Italia, in "La Voce Pretuziana", Anno IX (1980), n° 2, Teramo, 1980, pag. 440-442.

L'Autore parla dell'ascensione di Orazio Dèlfico del 1876 e dice "L'interesse del giovane scienziato teramano verso il gigante appenninico è puramente conoscitivo, atteggiamento tipico di questo periodo che vede nella montagna un immenso serbatoio di ricerche coperto da secoli da paure irrazionali più che da pericoli oggettivi".

 

1982

Fabrizio Antonioli e Stefano Ardito, Gran Sasso, proposte per quattro stagioni, Bologna, Zanichelli,1982.

Proposte di escursioni.

 

Ferdinand Gregorovius, Viaggio in Abruzzo (1871), Avezzano, Studio Polla, 1982.

Estratto dall'opera: Passeggiate per l'Italia, Roma, 1907. Gregorovius viaggiò in Abruzzo nel 1871, fu molto amico di Vincenzo Bindi, curò la prefazione, che in appendice viene riportata integralmente, dell’opera, Monumenti storici ed artistici degli Abruzzi. Dalla prefazione a Vincenzo Bindi riporto : "Abruzzo, parola che suona all'orecchio aspra e strana piuttosto che armoniosa e gentile, subito si mette innanzi il quadro di un paese di bellezza singolare, fiera e maestosa.". L'autore con questa definizione dell'Abruzzo comprende a pieno il carattere della popolazione abruzzese, cioè l'attaccamento alla propria terra, alle proprie tradizioni e usi. Gregorovius effettua il viaggio in compagnia del suo amico pittore Karl Lindemann-Frommel.

 

1983

Alessandro Clementi, Leonida Bissolati nella tormenta. Una escursione sul Gran Sasso nel 1909, in "Bollettino Club Alpino Italiano" Sezione dell'Aquila, III serie, n° 8 (153) dicembre 1983, L'Aquila, 1983.

Ascensione effettuata tra il 31 dicembre del 1909 e il 1°gennaio 1910 da Leonida Bissolati, da E. Gallina e da E. Segrè con la guida Francesco Acitelli da Assergi nel versante meridionale del Gran Sasso, con l'intenzione non riuscita  di scalare il Corno Piccolo. La relazione del Bissolati è tratta da un raro libro  dal titolo Tra i Monti del Lazio e dell'Abruzzo, C.A.I., Roma, 1924.

 

1984

Alessandro Clementi, Enrico Abbate e Giovanni Acitelli, due vite convergenti,  in "Bollettino Club Alpino Italiano" Sezione dell'Aquila, III serie, n° 9 giugno 1984, L'Aquila, 1984.

l'Autore fa un parallelo tra le due vite, entrambe con la passione della montagna e l'amore per il Gran Sasso.

 

Silvio Di Eleonora, L'Ultimo eremita del Gran Sasso, in "Bollettino Club Alpino Italiano" Sezione della'Aquila, III serie, n° 9 1984, L'Aquila, 1984.

Articolo su Frà Nicola, l'ultimo eremita del Gran Sasso "un vecchio romito di ottantatre anni, magro e curvo..."

 

1985

Maria Leosini, il mio diario 1905-1912, in "Bollettino del Club Alpino Italiano Sezione dell'Aquila", dicembre 1985, n° 12, L’Aquila, 1985.

Diario manoscritto che Maria Leosini dedica alla memoria di suo fratello Angelo, dove sono riportate diverse escursioni illustrate con diversi schizzi.

 

Giovanni Titta Rosa, Immagini dell'Aquila ed altre immagini d'Abruzzo, Bologna, Massimiliano Boni Editore, 1985, con prefazione di Renato De Ritis.

"Da Teramo, dal bellissimo Duomo, raccolta in una conca verde, il Gran Sasso si vede più vicino che da ogni altra città abruzzese. Nelle giornate limpide è lì, quasi a ridosso: brullo, ferrigno, corso da rughe di canaloni. Ma l'inverno è un'enorme altissima, candida muraglia, con la testa coronata di nuvole." A pag 161 immagine " Il Gran Sasso visto dalla parte di Teramo".

 

1988

Edward Lear, Viaggio attraverso l'Abruzzo pittoresco, Sulmona, Antonio di Cioccio, 1988. Traduzione di Ilio Di Iorio.

Il viaggio attraverso l’Abruzzo fu effettuato nel 1843, tocca solo Atri e poi si reca ad Isola del Gran Sasso ". .. ma non ho trovato motivi di particolare interesse; non ci sono stati paesi lungo il nostro percorso, ad eccezione di Bacucco e di Colle d'Oro. Isola è un posto incantevole; subito dietro di esso s'innalzano la piramide isolata del Monte Corno e il Gran Sasso, in magnifico sfondo." Contiene una bellissima illustrazione di Isola del Gran Sasso "Molini, filande e altre attività pre-industriali mosse a Isola da prorompenti torrenti in discesa dal Gran Sasso".

 

 

1990.

Carlo Tobia, La carta dei sentieri del Gran Sasso, in "Bollettino Club Alpino Italiano" Sezione dell'Aquila, III Serie n° 22 (150), dicembre 1990, L'Aquila, 1990, pag. 491-499.

Articolo interessante per la storia della carta dei sentieri del Gran Sasso. All'interno del numero vi è allegata una cartolina gigantesca a stampe indirizzata al sindaco di Teramo Avv. Luigi Paris e dietro vi sono riportate 5 immagini del Gran Sasso.

 

1992

Loretta Bonifaci Di Marzio, Il Bosco sul Gran Sasso negli ultimi due secoli, in "Bollettino Club Alpino Italiano" Sezione dell'Aquila, III serie, n° 25 maggio (153), L'Aquila, 1992.

Articolo interessante per una storia dei boschi sul Gran Sasso.

 

 

Diego Maestri, Mario Centofanti, Antonio Dentoni Litta, Immagini di un territorio. L'Abruzzo nella cartografia storica, L'Aquila, 1992, p. 100.

 

1993

Rino Panza, Due ascensioni sul Gran Sasso, in "La Perdonanza", Anno V (1993), n° 18 aprile-giugno,  L'Aquila, 1993.

Parla delle ascensioni di Alfred Steinitzer e Petermann Reinhard.

 

1994

Carlo De Matteis, Un'escursione di Giustino Fortunato sul Gran Sasso nel 1874, in "Bollettino Club Alpino Italiano" Sezione dell'Aquila, III serie, n° 29, agosto 1994, L’Aquila, 1994.

L'autore parla dell'attività di Giustino Fortunato "camminatore instancabile".

 

1994

Sul Gran Sasso d'Italia,  le ascensioni dal 1573 al 1913, Colledara, Andromeda, 1994.

La prima organica raccolta delle più importanti ascensioni sul Gran Sasso d'Italia.

 

1996

Carlo Tobia, Guglielmo Ermanno Fritzsche e la prima Carta escursionistica del Gran Sasso nel panorama cartografico tra '700 e '800, in "Bollettino Club Alpino Italiano" Sezione dell'Aquila, III Serie n° 34 (162), dicembre 1996, L’Aquila, 1996.

Articolo sulla storia della carta del Gran Sasso e il cartografo tedesco Guglielmo Ermanno Fritzsche.

 

La montagna teramana, tra storia e leggenda, Consorzio aprutino patrimonio storico artistico Teramo, Colledata, Andromeda, 1996.

 

1997

Berardo Montani, Verso il gigante che dorme, in Fascino D'Abruzzo, A. Marino, C. Savastano, Giammario Sgattoni, Fausto Eugeni, ( a cura di ), Roma, Editalia, 1997.

Berardo Montani, presidente per diversi anni della Sezione di Teramo del Cai, profondo conoscitore della montagna. In questa escursione effettuata nel 1907, si percepisce pienamente il suo amore per il Gran Sasso "un desiderio ardente ci prese per raggiungere la vetta suprema. il sole sorgeva dal mare, rosso come un globo di fuoco. Lentamente ascese. Intanto fu miracolo di luce. Lontano, immensamente lontano, contro le vette di altri monti un triangolo immenso di ombra ci proiettava: quel del picco sul quale eravamo. Monti dappertutto! ... Nulla di più bello a mirare e nessun luogo più bello nel sogno, al cospetto di tutta l'Italia centrale e meridionale.".

A pag 206 vi è l'immagine "Il ghiacciaio del Gran Sasso", stampa di Vincenzo Alicandri 1916 e a pag. 29  “Il Gran Sasso d'Italia", stampa di Vincenzo Alicandri, 1916.

 

1998

Mario Pomilio, Abruzzo, la terra dei santi poveri, Teramo, Edigrafital, 1998.

Affascinante titolo dato alla raccolta degli scritti di Mario Pomilio. Sono riportate bellissime immagini, un disegno del primo novecento rappresenta il "Gran Sasso". Un'altra immagine, a pag. 41, rappresenta il "Rifugio sul Gran Sasso" già pubblicata su L'Illustrazione Italiana.

 

1999

Stefano Ardito, Sulle tracce di Orazio Dèlfico, il "De Saussure del Sud", in “Rivista della Montagna”, Anno XXV (1994), n° 11 novembre 1994, Torino, C.D.A. Editore,  1994.

 

Michele Foschi, Un fotografo teramano degli anni trenta, S. Atto di Teramo, Edigrafital, 1999.

Volume fotografico di Michele Foschi. Le foto sono superlative, ad es. la n° 42 "Lavandaie abruzzesi" scelta come copertina e la n° 41 "Gran Sasso da Miano".

 

Carlo Emidio Gadda, Meraviglie d'Abruzzo, Errico Centofanti, (a cura di), L'Aquila, GTE srl, 1999.

A pag. 4 Il Gran Sasso tratto dalle illustrazioni di Strafforello Gustavo, in " La Patria - Geografia dell'Italia" edito nel 1899 dalla Unione tipografica editrice Torino.

 

2000

Alla scoperta del Parco Gran Sasso-Monti della Laga, Pietracamela storia, arte, vita, economia. Mostra documentaria ed iconografica 9-19 maggio 2000, a cura dell'Istituto Professionale di Stato per i servizi commerciali e turistici "Lorenzo Di Poppa" di Teramo, in collaborazione con Archivio di Stato di Teramo, in "Aprutium", Anno XVIII (2000), n° 1-2-3, Teramo, 2000, pag. 75-180.

 

Gabriele Marramà, Gabriele Marramà fotografie,  Fausto Eugeni, Alessio Marramà e Graziano Marramà (a cura di), S. Atto di Teramo, Edigrafital, 2000.

Il volume contiene numerossime foto del Gran Sasso. Molte di queste immagini sono state scattate dall'autore  nelle sue frequenti escursioni sul Gran Sasso d'Italia e presso i paesi della montagna teramana.

 

 

2001

[Fausto Eugeni],  Il Parco nell’arte figurativa, in “Percorsi Artistico-Letterari”, Teramo, Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, 2001.

Preziosa e fondamentale guida  per il presente lavoro.

 

Il Gran Sasso e gli uomini, Mostra documentaria allestita dall'Archivio di Stato dell'Aquila e dalla Sezione aquilana del Club Alpino Italiano. "Domenica Archivio" manifestazione organizzta dal Ministero per i Beni e le attività culturali, Catalogo Generale, in "Bollettino del Club Alpino Italiano" sezione dell'Aquila, Aquila, n° 169, giugno 2001, L’Aquila, CAI, 2001.

Catalogo ricco di notizie ed immagini.

 

2002

Leo Adamoli, Il gigante di pietra, la storia geologica del Gran Sasso d'Italia, Pescara, Carsa, 2002.

"Il libro si rivolge non soltanto ai geologi e ai naturalisti, ma anche a tutti coloro che desiderano conoscere un ambiente naturale tra i più maestosi ed affascinanti del nostro paese." Corredato da moltissime stupende immagini.

 

Gianfrancesco Nardi, Gianfrancesco Nardi, ritratti e paesaggi, Fausto Eugeni e Jacopo Nardi (a cura di), S. Atto di Teramo, Edigrafital, 2002.

Il volume contiene numerose foto del Gran Sasso e la riproduzione integrale della prima guida fotografica della città di Teramo pubblicata nel 1881.

 

Alfred Steinitzer, Tre settimane negli Abruzzi, Aquila, Edizioni Quale vita,  2002. Traduzione e note di Franco Cercone.

Con 27 foto scattate dall'autore è il XIV capitolo dell'opera Aus dem unbekannten talien, R. Piper Verlag, Monaco 1911. L'A. aveva preso in affitto una stanza nella città dell'Aquila, noleggiò un calesse e parti per Paganica. Il giorno seguente, malgrado il mal tempo decise di mettersi in cammino, insieme a Bernardo (altrove  Bernardino) Acitelli. Giungono al rifugio e la descrizione di esso non è migliore da quella fatta dal Pertmann. Il mattino seguente effettuano la scalata.

 

2004

Cosimo Savastano, Gennaro della Monica,  1863-1917, Teramo, Edigrafital, 2004.

Il pittore teramano Gennaro della Monica, accolse e fece da guida nella città di Teramo a Giustino Fortunato, nei giorni che precedettero l'ascensione sul Gran Sasso d'Italia nel luglio 1874. Nell'agosto 1877 fu compagno di Federico D'Amato nelle sue "Ascensioni sul Monte Corno". Il Gran Sasso d'Italia, infatti, è soggetto ricorrente nei suoi dipinti e disegni.  Da questo catalogo della mostra tenutasi a Teramo e a Napoli, vedi:  32. "Case alle falde del Gran Sasso", 33. "Contadinello ai piedi del Gran Sasso", 34. "Greggi e pastori sotto il Gran Sasso",  62. "Gita in montagna", 86. "Cime del Gran Saso dal versante teramano".

 

2005

Antica cartografia d'Italia. Abruzzo e Regno di Napoli dal XVI al XIX secolo collezione Gianni Brandozzi, Enzo Accardo (a cura di), Lanciano, Fast Edit, 2005.

Catalogo della "Mostra della Cartografia antica d'Abruzzo e Regno di Napoli dal XVI al XIX secolo".

 

Marco Dell'Olmo, I conquistatori del Gran Sasso, Torino, CDA Vivalda, 2005.

Simpatico libro che racconta le avventure di chi "si è inoltrato nelle pieghe del Gran Sasso per scalare le sue cime".

 

Gabriele Marramà, Civiltà della Montagna il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga negli scatti di inizio novecento di Grabriele Marramà, a cura dell'Ente Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, Teramo, Ricerche&Redazioni, 2005.

Bellissimo catalogo della mostra delle foto di Gabriele Marramà, molte di queste, sono frutto delle sue innumerovoli escursioni scattate con amore e passione, infatti "la montagna di Gabriele Marramà - si può dire - è fatta soprattutto di uomini e donne: escursionisti, paesani, lavoratori.".

 
 

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