delfico punto it - l'abruzzo e l'abruzzesistica - storia, bibliografia, fotografie, documenti  - a cura di fausto eugeni

 

www.delfico.it

delficopuntoit - l'abruzzo e l'abruzzesistica

www.delfico.eu




 

abruzzesi nel mondo | home page

 

 

 
 
   
 
 
  Lettre parisienne - 2
di Massimo De Filippis-Delfico (Masdefi)
 

 

vai a Lettre parisienne - 1

 
 
 

 
     
 
 
     
  Parigi, 18 dicembre 1991 
 

Cara mamma, 

eccomi di nuovo in quel di Parigi, a dire il vero questa settimana non avevo in programma di viaggiare di nuovo, dopo aver trascorso qui quasi tutta la settimana scorsa! Ma purtroppo non mi è stato possibile evitare e spero vivamente che almeno la prossima settimana possa restare a casa.

Per allietarmi questa ennesima trasferta nella "Ville Lumière", ieri ho pensato bene, alla fine della giornata di lavoro, di andare a visitare il Louvre con un mio collega italiano.

Purtroppo il tempo disponibile non era tanto, solo un paio d'ore, e quindi ho potuto fare solo un rapido giro.

Ti premetto che per entrare abbiamo dovuto fare una lunga fila, anzi vedessi i nostri amici francesi come sono ligi a rispettare le regole: a due a due in fila come dei perfetti scolaretti, mentre noi avremmo avuto voglia di scavalcarla anche perchè avremmo guadagnato un pò di tempo da dedicare alla visita...! Ma quante proteste avremmo innescato? Sai quanti ci avrebbero additato come "guarda, i soliti italiani!".  

Dunque, lunga attesa per entrare e visita breve, come ti dicevo, ma sufficiente per vedere le tre opere più famose, la Venere di Milo, la Vittoria di Samotracia e ovviamente la Gioconda. Mentre per per le prime due opere ho avuto la possibilità di avvicinarmi per guardarla attentamente, per l'ultima ho avuto qualche difficoltà perchè uno stuolo di persone, praticamente incantate e immobili ne ostacolava la vista. Non c'era praticamente modo di poter avanzare verso la parete dove il famoso quadro era apposto, protetto da una lastra di vetro di enorme spessore. Solo dopo un pò sono finalmente riuscito ad avvicinarmi ed è stata una emozione grande. Lo sguardo di questa donna è penetrante ed hai l'impressione che ti segua continuamente. Ma poi mi sono chiesto: perchè una tale meraviglia non rientra nei patri luoghi? Perchè deve essere proprietà dello Stato francese? Perchè tantissime nostre opere d'arte devono essere esposte all'estero? Non costituirebbero un ulteriore incentivo ad incrementare il turismo nelle nostre città d'arte? 

Comunque, anche se breve, la visita è stata interessantissima e quando ci vedremo te la racconterò meglio a voce.  

Ora ti saluto con il consueto e affettuoso abbraccio. 

A presto

tuo Massimo

 
 
 
     
   
     
 

postmaster@delfico.it